Tanta sofferenza per il Tottenham, che suda le famose sette camicie per uscire vittorioso dal Vicarage Road Stadium, casa del Watford. Decide il coreano Son, con un gol magistrale di tacco, per regalare la vittoria a Pochettino e soci, al termine di una partita che sembrava destinata all'uno a uno. Apre le danze Lamela, dopo un quarto d'ora, per poi farsi ribattere da Ighalo sul finale del primo tempo. Nel secondo parziale, i padroni di casa si ritrovano in dieci, con l'espulsione di Akè, ma vanno vicini al raddoppio. Nel loro momento migliore, Son beffa i tifosi locali e rilancia il Tottenham alla corsa per il vertice della Premier League, per ora temporaneamente al terzo posto, a meno tre dal Leicester Ciry capolista. Gli Hornets restano in settima piazza, nel gruppone per la lotta all'Europa League.

Scolastico 4-4-2 per gli Hornets, con Britos e Cathcart centrali, supportati dai terzini Akè e Anya, davanti all'ex Spurs, Gomes, tra i pali. Capoue e Watson interni di centrocampo, mentre la coppia Jurado-Abdi dà man forte alle punte Deeney e Ighalo
Pochettino arretra Dier nel 3-4-2-1, affiacandolo alla coppia belga, Alderweireld e Vertonghen. Torna Danny Rose, padrone dell'out sinistro, mentre a destra gioca dal primo minuto Trippier. In mediana, confermato Dembèlè, nonstante l'infortunio, supportato da Carroll. Lamela e Alli sulla trequarti, con Kane unica punta.

Al fischio d'inizio del signor Taylor, il Tottenham prende in pugno la partita, sovrastando il Watford nel possesso palla e aggressività, mentre i padroni di casa si presentano sporadicamente dalle parti di Lloris, più impegnati nel difendersi da Kane e Lamela. Al quarto d'ora, gli Spurs insistono alla ricerca del gol, soprattutto dal corner, mentre gli Hornets trovano il primo guizzo con l'ex della serata (assieme a Gomes), Capoue, che sbaglia di poco la conclusione dalla distanza. Al minuto 17', Cathcart sbaglia un disimpegno sulla propria trequarti, innescando il contropiede degli ospiti: Lamela elude la marcatura di Britos, infilando nell'angolino dal limite dell'area, è uno a zero per il Tottenham. Reazione pressochè minima del Watford, che spaventa i Lilywhites con un diagonale di Ighalo, ma sono gli ospiti a cercare il colpo del ko, prima con Alli e poi con Kane, che non inquadrano lo specchio della porta da fuori area. Gli Spurs, sul finale del primo tempo, abbassano la guardia: mossa fatale per loro, Ighalo resiste alla marcatura di Dier, beffando Lloris a due passi dalla porta. Giusto il tempo di sostituire l'acciaccato Dembèlè con Eriksen e le due squadre vanno in spogliatoio sull'uno pari

Al rientro sul prato, il Tottenham tiene il pallino del gioco, ma risulta troppo lezioso nell'extra pass, mentre i padroni di casa cercano di pungere i ragazzi di Pochettino in contropiede, senza però sbloccare il pareggio. Al minuto 61', Akè entra a gamba tesa sulla coscia di Lamela: Taylor non esita ed estrae il cartellino rosso per il giovane difensore di proprietà del Chelsea. Forti della superiorità numerica, gli Spurs attaccano da tutte le parti il fortino del Watford, ma senza esito. Passa il tempo, gli Spurs vanno in debito di ossigeno e perdono di lucidità, mentre i gialloverdi si fanno pericolosissimi nelle parti di Lloris sul finale. Nel momento migliore dei padroni di casa, arriva la clamorosa beffa: Son trova una rete ai limiti dell'assurdo, di tacco sul cross di Trippier, che passa sotto le gambe di Gomes e riporta gli Spurs in vantaggio al novantesimo. Dier salva il risultato in pieno recupero, con un paio di interventi prodigiosi e i compagni si lasciano andare ad un urlo liberatorio: finisce 1-2 per gli Spurs, che proseguono la loro scalata nelle zone nobili della classifica.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.