­L'Arsenal accede agli ottavi di finale di F.A. Cup grazie al 2-1 casalingo contro il Burnley. Nel primo tempo la meraviglia di Chambers è pareggiata da Vokes, nel secondo arriva la firma decisiva dello scatenato Sanchez. Gunners che non stupiscono per qualità e brillantezza, nonostante parecchi titolari in campo, ma portano a casa il risultato senza particolari patemi. Andiamo a rivivere il match.



Motori che rombano in terra anglosassone: va in scena il quarto turno di F.A. Cup! All’Emirates Stadium di Londra i padroni di casa dell’Arsenal, dopo aver superato 3-1 il Sunderland, accolgono il Burnley, che a sua volta nello scorso turno ha trovato il colpaccio esterno (2-1) sul campo del Middlesbrough.

Wenger non sottovaluta l’impegno di coppa: turnover solo parziale per i Gunners. A riposo Cech, Ramsey ed Ozil; Bellerìn e Campbell (in panchina). Nel 4-2-3-1 c’è il neo-acquisto Elneny a fare coppia con Coquelin in mediana. Iwobi, Chamberlain e Alexis Sanchez sono di supporto a Olivier Giroud. In difesa Kieran Gibbs e Calum Chambers tornano nel ruolo di terzini dopo le rispettive recenti esperienze da ala sinistra e da centrocampista difensivo. Koscielny-Gabriel la coppia di centrali.

Ospiti invece in campo con un 4-4-2 piuttosto abbottonato: il norvegese Ulvestad, che fa reparto con Jones in mediana, è l’unico non britannico convocato da coach Sean Dyche. Davanti ci sono Vokes e Gray, mentre le fasce sono affidate agli scozzesi Scott Harfield e George Boyd. Infine, a proteggere il portiere Heaton il tecnico inglese sceglie Darinkwa, Keane, Mee e Ward.

Pronti via, doppia occasione per i padroni di casa dopo dieci minuti: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra prima Giroud prova la spizzata, poi Sanchez il destro dal limite, che sibila a lato. La risposta, però arriva subito: Andre York elude Koscielny a destra e si invola da solo in area, ma non riesce a superare l’ottimo posizionamento di Ospina.

Poco dopo il primo quarto d’ora di gioco la partita si sblocca: Sanchez manovra dalla trequarti e serve Iwobi che rapidissimo chiude il triangolo col cileno. Triplicato, l’ex-Barça allarga per Chambers che da posizione defilata sulla destra lascia partire un meraviglioso esterno a giro che si infila sul secondo palo. Incredulo Heaton che non ci sarebbe assolutamente potuto arrivare, esplode di gioia il ventunenne britannico, al primo goal stagionale.

I Gunners vedendo gli avversari demotivati provano a controllare la partita col possesso palla, ma alla mezz’ora il Burnley si riaffaccia dalle parti di Ospina e trova il pareggio: al termine di una lunga azione manovrata è Tendayi Darikwa a mettere dentro il traversone teso da destra, a centro area stacca di testa il gallese Sam Vokes che schiacciandola e con un bacino al primo palo pareggia la partita. Da quel momento i Claret prendono fiducia e si riversano più volte oltre la metà campo con buona convinzione. Allo scadere del primo tempo è Sanchez a provare il break dopo un gran disimpegno difensivo di Koscielny, ma come spesso successo nella prima frazione a mancare è l’ultimo passaggio. I quarantacinque minuti (tutto sommato piacevoli) si risolvono però con un nulla di fatto.

In apertura di ripresa si rivede un bel Burnley che richiama subito due volte Ospina all’ordine, con una clamorosa occasione per Scott Arfield che cicca il sinistro a tu per tu col portiere colombiano. Ma, dopo neanche dieci minuti, passa di nuovo l’Arsenal: contropiede rapidissimo lanciato da Gibbs e proseguito con tocchi rapidi di tutti gli attaccanti. Palla tesa dalla destra di Chamberlain, la deviazione favorisce Sanchez che deve solo centrare la porta da breve distanza. Heaton battuto e 2-1.

Il Burnley non riesce ad uscire palla al piede e continuano ad arrivare corner per l’Arsenal: sugli sviluppi di questi prima Koscielny spizza sul primo palo costringe la difesa ad un salvataggio sulla linea, poi è Elneny a provare la bomba da trenta metri, mettendo alla prova i riflessi di Heaton. Uno scatenato Alexis Sanchez tormenta perennemente la difesa ospite, saltando sistematicamente il marcatore di turno. Solo un grandissimo intervento di Heaton gli impedisce di siglare la doppietta personale con una punizione a giro dal limite, procuratasi proprio grazie ad un dribbling fulmineo.


Gli uomini di Wenger provano a pescare il terzo gol tramite il possesso prolungato ma senza scoprirsi, di conseguenza non rischiano quasi nulla. Negli ultimi venti minuti parte la girandola dei cambi: si vedono Tomas Rosicky (accolto da un vero e proprio boato dell’Emirates), Mikel Arteta e Theo Walcott tra i padroni di casa; mentre Kightly, il “delinquente di Premier League” Joey Barton ed Hennings sono le scelte di Dyche. Una delle più grandi occasioni del match arriva allo scadere: Arfield imbuca York che con un grandissimo controllo di testa a seguire fa secco Gabriel, ma il mancino in corsa termina solo sull’esterno della rete alla destra di Ospina. Nell’ultimo dei quattro di recupero invece è ancora Elneny a cercare per la quarta volta la rete personale: il suo destro al volo però sfiora il palo.

A tempo quasi scaduto arriva la punizione della disperazione per gli ospiti: allontanata dalla difesa, si trasforma in un contropiede con Theo Walcott che arriva tutto solo davanti ad Heaton, bravissimo a toccare il pallone senza provocare un calcio di rigore. Qui arriva il triplice fischio di Roger East che manda i giocatori sotto la doccia. Burnley eliminato, mentre l’Arsenal aspetta il suo avversario di ottavi di finale.