Sembrava arrivato per l'ultima tappa prima di allontanarsi dall'Europa a svernare, con l'obiettivo di portare esperienza, gol e possibilmente il titolo ad un Manchester United pronto alla rinascita. Le cose (almeno per quanto riguarda la terza voce) non sono andate come previsto, e l'inizio di stagione molto balbettante ha relegato Ibrahimovic e i suoi red devils alla lotta per una piazza europea. Lo svedese, però, non sembra preoccupato, e, intervistato ai microfoni britannici del Manchester Evening News, ha aperto le porte ad un possibile utilizzo dell'opzione presente sul suo contratto per allungare di un'altra stagione la sua permanenza in Inghilterra.

Porte aperte, ma con cautela: "Vediamo cosa succede, stiamo parlando [con la società, ndr]. Ho un'opzione per un altro anno, voglio fare il massimo finché sono qui. Ma c'è ancora tanto tempo". Comunque, per il momento arriva un fortissimo attestato di stima al Manchester United, che lo ha portato via dopo la scadenza del contratto col PSG, proprio quando Ibracadabra sembrava destinato a concludere la sua carriera fuori dall'Europa. "Sto bene qui, è uno dei club miglori del mondo. Non so in quanti possono avere questa possibilità ma sono un giocatore dello United, la gente mi vuole qui ed io sono felice di essere nel miglior club inglese". Fedeltà alla maglia, si, ma anche a José Mourinho: lo Special One è stato assunto per far tornare ai fasti di un tempo i Red Devils dopo le tragiche esperienze post-Ferguson, e dopo diversi mesi sembra aver trovato una struttura di base stabile su cui modellare la sua squadra. La scelta di Ibrahimovic, come quella di Pogba, è stata frutto proprio delle richieste del portoghese, che non manca di esprimere la sua gratitudine: "Lo conoscevo da prima, è un vincente, l'allenatore perfetto per questo club".

Infine, a chiudere la breve raccolta di dichiarazioni dell'emittente inglese sono arrivate le parole sul futuro, forse le più importanti, che sembrano allontanare l'ipotesi di un addio a giugno senza quel titolo nazionale già conquistato nelle passate esperienze con Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e Paris Saint-Germain rispettivamente in Olanda, Italia, Spagna e Francia. "Sono una persona che quando si concentra in qualcosa ci mette il 200%. Arrivo, faccio il mio, e me ne vado. Non lascio mai un lavoro incompiuto".

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.