Dopo le quattro gare del martedì, tra cui il pari tra United ed Everton, ieri sera in Premier League erano in programma altre sei sfide. Non solo l'ipoteca del Chelsea sul titolo, ma anche un Arsenal che rialza la testa e la vittoria di rimonta del Tottenham. In più, il pareggio casalingo del Liverpool col Bournemouth, una gran prova del Southampton che prova a salvarsi definitivamente, infine la folle corsa dell'Hull City, che batte 4-2 il Middlesbrough, inguaiandolo. Entriamo nel dettaglio di queste ultime tre sfide.

Liverpool – Bournemouth 2-2

7’ Afobe (B), 40’ Coutinho (L), 59’ Origi (L), 87’ King (B).

Liverpool (4-3-3) – Mignolet; Clyne, Lovren, Klavan, Milner; Can, Lucas Leiva, Wijnaldum; Firmino, Origi, Coutinho (65’ Matip). All. Klopp

Bournemouth (4-2-3-1) – Boruc; A. Smith, Francis, S. Cook, Daniels; Arter, Wilshere; Ibe (61’ Fraser), King, Pugh (83’ Gradel); Afobe. All. Howe

Quinto risultato utile consecutivo per il Bournemouth, che esce da Anfield con un brillante punto, anche se perde due punti sulla terzultima. Iniziano con un buon piglio i Reds, pericolosi con Firmino dal limite, ma al 7’ regalano il vantaggio agli ospiti, poiché Afobe si lancia su un retropassaggio corto di Wijnaldum, anticipando Mignolet e insaccando col sinistro. La gara si intesisce abbastanza, Origi è l’uomo più pericoloso, ma due volte manca la porta da ottima posizione. Ci pensa così Coutinho a rimettere le cose a posto al 40’, inserendosi su una palla di Firmino e gelando Boruc in uno-contro-uno. All’ora di gioco la rimonta vien completata da Origi, che di testa insacca un gran cross di Wijnaldum dalla sinistra. Il Liverpool prova a chiuderla, ma la rovesciata di Lovren sbatte sul muro eretto da Boruc, e a tre minuti dal termine arriva la beffa: King chiude un’azione a dir poco confusa girandosi in area e incrociando col destro, sfruttando una distrazione di Klavan. Non è finita: la squadra di Klopp cerca di buttar dentro un paio di palloni, ma Matip non trova la porta e Boruc para su Klavan. Finisce 2-2, il Liverpool rallenta di nuovo la corsa e rischia di uscire dalla zona Champions, il Bournemouth compie un altro piccolo passo avanti verso la salvezza.

Southampton – Crystal Palace 3-1

31’ Benteke (C), 45’ Redmond (S), 84’ Yoshida (S), 85’ Ward-Prowse (S).

Southampton (4-2-3-1) – Forster; Cedric, Stephens, Yoshida, McQueen; Davis (87’ Hojbjerg), Romeu; Ward-Prowse, Tadic, Redmond (90’ Rodriguez); Long. All. Puel

Crystal Palace (4-2-3-1) – Hennessey; Ward, Kelly, Sakho, Schlupp (58’ Delaney); Cabaye (46’ Sako), Milivojevic (88’ Flamini); Townsend, Puncheon, Zaha; Benteke. All. Allardyce

Il Southampton vince 3-1 in casa contro il Crystal Palace e tiene 7 punti di distacco sulla terzultima, mentre si assottiglia il distacco dei londinesi, ora con un solo punto di vantaggio sulla red zone. In vantaggio al St. Mary’s ci vanno gli ospiti, grazie a una bella azione corale rifinita da un cross di Townsend da destra e finalizzata dal tap-in di Benteke; il pari arriva nel finale di primo tempo, con un sinistro in diagonale di Redmond: stop di petto e mancino per gelare Hennessey. Il portiere gallese è provvidenziale nella ripresa, quando salva tutto in uno-contro-uno su Long. A dieci dal termine sono invece Sakho e Delaney a tenere in piedi le Eagles, con un doppio salvataggio provvidenziale. Il gol è però nell’aria e arriva su iniziativa di Redmond: fuga sulla linea di fondo a sinistra, cross basso per Stephens che tocca, poi Yoshida insacca. Un minuto dopo arriva anche il 3-1, altra azione ben orchestrata, chiusa da Ward-Prowse su assist di Cedric. Anche senza Gabbiadini, il Southampton ritrova gol e gioco. Non benissimo Allardyce, che si ferma dopo quattro vittorie in fila.

Hull – Middlesbrough 4-2

5’ Negredo (M), 14’ Markovic (H), 27’ Niasse (H), 33’ Hernandez (H), 45+1’ de Roon (M), 70’ Maguire (H).

Hull City (4-4-2) – Jakupovic; Elmohamady, Ranocchia, Maguire (81’ Dawson), Robertson; Grosicki (88’ Henriksen), N’Diaye, Clucas, Markovic; Niasse, Hernandez (51’ Evandro). All. Marco Silva

Middlesbrough (4-4-2) – Valdes; Barragan, Ayala, Gibson, Husband (59’ Guedioura); Traoré, Clayton, de Roon, Downing; Negredo (71’ Bamford), Gestede (81’ Stuani). All. Agnew

Lo straordinario momento dell’Hull City non trova sosta: fondamentale vittoria casalinga per 4-2 contro il Middlesbrough nello scontro diretto per la salvezza. La gara inizia sotto i migliori auspici per gli ospiti, perché Negredo di sinistro gela Jakupovic raccogliendo un tiro impreciso di Traoré. Gioia effimera, perché in in 20 minuti (dal 14’ al 33’) le Tigers ribaltano tutto: apre Markovic, che ripulisce una situazione complicata in area avventandosi su una palla vagante; prosegue Niasse, che controlla di petto al limite e batte a rete col destro su sponda di Abel Hernandez; chiude proprio l’uruguagio, agevole tap-in su assist di Grosicki da destra. Nel recupero del primo tempo de Roon riapre i giochi a sorpresa insaccando di testa su azione da corner (e in fuorigioco di un metro abbondante, non ravvisato), ma nella ripresa, sempre da piazzato, al 70’, Maguire spunta sul secondo palo e incorna il definitivo 4-2. L’Hull rimane terzultimo, ma sale a 30 e mette nel mirino un bel gruppo di squadre. Malissimo il Boro, che nel secondo tempo sparisce e rimane penultimo, ma 7 punti sotto le Tigers, queste ultime alla quinta vittoria casalinga nelle ultime sei. La squadra di Agnew non vince da 13 giornate (solo 5 punti raccolti in quest’arco temporale).

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]