Il Liverpool approfitta del mezzo passo falso del Manchester City ed espugna il Vicarage Road di Watford con una magia di Emre Can, che decide la sfida con una spettacolare rovesciata allo scadere del primo tempo. Reds in comando per larghi tratti della partita, ma il Watford è tutt’altro che remissivo e sfiora a più riprese il pari, ma le loro speranze si spengono sulla traversa di Prodl al novantaquattresimo. Klopp gode e stacca il City, portandosi a +3 da Guardiola, mentre gli Hornets di Mazzarri sono tredicesimi, ma con otto punti dalla zona retrocessione.

Mazzarri si affida al suo 3-5-2 d’ordinanza, con Prodl leader della difesa, affiancato da Britos e Mariappa, davanti a Heurelho Gomes tra i pali, mentre Capoue detiene le chiavi della regia, assieme agli interni di centrocampo Doucoure e Cleverley. Janmaat e Amrabat esterni bassi, a fornire supporto alle punte Niang e Deeney.

Klopp risponde con un 4-3-3, con un tridente di qualità formato da Coutinho, Firminho e Origi al centro del fronte offensivo, mentre Lucas, Wijnaldum ed Emre Can occupano il centrocampo. Lovren e Matip compongono la coppia centrale, assieme agli terzini Clyne e Milner, con Mignolet a blindare la porta.

Subito problemi per il Liverpool di Klopp, che perde Coutinho dopo cinque minuti di gara, per un contrasto con Mariappa, ma ad avere la peggio è il brasiliano, ex Inter, che abbandona il campo, consegnando il testimone a Lallana. Una partita che fatica ad accendersi, senza trovare subito un padrone, per via delle numerose interruzioni per falli e infortuni: a Coutinho, si aggiunge anche una vecchia conoscenza del campionato italiano, Britos, che dichiara forfait per un problema fisico, dopo diciotto minuti. La prima occasione da rete arriva dopo 21’, con Emre Can, che, d’istinto, fa partire un missile dalla lunga distanza, con Gomes reattivo, che blocca la sfera allungandosi sulla linea della porta.

I Reds alzano il baricentro, provando a schiacciare il Watford, che, tuttavia, riesce a difendere con ordine, limitando i pericoli e attendono per la giocata vincente. Alla mezz’ora di gioco, Niang prova a farsi vedere dalle parti di Mignolet, ma la difesa ospite riesce a contenere le scorribande del francese e il Liverpool cerca di prendere in mano la situazione negli ultimi minuti: al 41’ Lallana colpisce una traversa con un gran tiro da fuori area, di prima intenzione dopo la respinta di Gomes, ma Emre Can in pieno recupero firma il vantaggio con una magistrale rovesciata, mandando la sfera all'incrocio dei pali e chiude il primo tempo in vantaggio.

Si torna sul prato del Vicarage Road, la truppa di Klopp acquisisce fiducia dopo l’eurogol di Can e sfiora il raddoppio al 49’, con una botta di Milner in area, ma Gomes riesce a negargli la gioia del gol. Tre minuti dopo, altra chance per i Reds, con Origi, che parte da sinistra, converge verso il centro e scarica da fuori area, ma Gomes devia in angolo distendendosi. Al 68’, prima fiammata del Watford, con Capoue, che costringe Mignolet a sporcare i guanti, con un tiro potente dalla lunga distanza, mentre l’estremo difensore manda in angolo con un tuffo plastico.

Al 76’, il Liverpool ha la palla per il due a zero, ma Lallana si fa anticipare da Amrabat proprio quando si trova davanti a Gomes in contropiede. Sei minuti dopo, arriva la risposta dei padroni di casa, con Janmaat, che si fa fermare da Mignolet in area, mentre Matip al novantesimo va vicinissimo al raddoppio, con un rasoterra potente dal limite dell’area, deviato in angolo dal portiere avversario. Al 94’ arriva la beffa del Watford: mischia in area, lancio lungo e Prodl prova la conclusione potente nel cuore dell’area a botta sicura, ma la palla si stampa sulla traversa, gelando Mazzarri e i presenti. I Reds ringraziano e portano a casa tre punti fondamentali per la Champions League.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.