Il solito imprescindibile Alexis Sanchez mantiene vivo l'Arsenal e le speranze di top four. Nel recupero della 34esima giornata di Premier League, i Gunners hanno la meglio del Sunderland, conquistano altri tre punti pesanti e rimangono guardinghi al quinto posto. Termina 2-0 il match dell'Emirates, costellato di occasioni dei padroni di casa, i quali devono però attendere gli ultimi minuti per risolvere una pratica che si stava complicando da sola senza ragioni. A timbrare il cartellino è sempre il solito Nino Maravilla, autore di una doppietta da centravanti vero, lesto nel concludere due ottime azioni corali.

Il cileno era uno dei dubbi della vigilia per Wenger, il suo recupero si rivela provvidenziale; con lui, in attacco, Ozil e Giroud, preferito a Welbeck, con Bellerin confermato a destra - dove Chamberlain è infortunato - e Koscielny fuori dai giochi, con il ritorno di Gibbs alto a sinistra e la scalata di Monreal. In anche Ramsey al posto di Coquelin. Moyes rispolvera il 4-3-3, lanciando Oviedo e Borini come ali offensive e recuperando Cattermole in mezzo al campo, mentre basso a sinistra c'è Manquillo.

Il leitmotiv della gara è già chiaro dai primi minuti, gestione Arsenal e tentativi in contropiede degli ospiti. Primo squillo a firma di Giroud, sul quale Pickford è miracoloso con il piede, mentre Bellerin spara alto rientrando sul sinistro. Controllano i Gunners, ma non riescono a sbloccare, e dopo la mezz'ora un paio di incursioni di Ndong e Defoe mettono i brividi all'Emirates: a placarli ci pensano i guantoni sicuri di Cech. Bellerin spara poi sull'esterno della rete in conclusione di tempo, arrotondando il conto dei tiri verso lo specchio a 11 (a fine gara saranno 23, 13 dei quali in porta).

L'avvio di ripresa sembra più timido per l'Arsenal, che produce la prima vera occasione della ripresa solo al 65' con Giroud, di testa, a lato. Wenger corre ai ripari, ritorna a 4 inserendo Iwobi e Welbeck al posto di Gibbs e Ramsey - quest'ultimo infortunato, ma non dovrebbe esser nulla di grave. I cambi si rivelano decisivi, perché l'attaccante inglese ex United mette lo zampino sull'1-0, procurandosi con un destro in mezzo a cinque il corner da cui l'azione nasce. Pickford è reattivo nell'occasione, ma sul gol può poco: Ozil la gioca dietro per Xhaka, che pennella un cioccolatino di nuovo per il turco-tedesco, il cui appoggio laterale trova Sanchez liberissimo di concludere a rete.

Ozil e Xhaka dialogano brillantemente anche cinque minuti dopo, stavolta l'ex Real arma il sinistro dell'elvetico, di nuovo Pickford a dire di no. Il giovane estremo dei Black Cats deve però capitolar nuovamente all'81', quando Sanchez appoggia di testa da pochi passi - e in posizione dubbia - dopo una deviazione aerea di Giroud toccata ancora da Pickford.

Al triplice fischio è 2-0, una vittoria che tiene i Gunners al quinto posto a quota 72, a -3 dal City terzo e -1 dal Liverpool quarto, a parità di gare disputate. Sarà decisiva l'ultima giornata, ma Wenger non ha il proprio destino in mano e, per chiudere in zona Champions, avrà bisogno di un aiuto da Middlesbrough (impegnato ad Anfield) o Watford (che ospita il City), oltre che di una vittoria interna con l'Everton.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]