Il Tottenham esagera: sei gol rifilati a domicilio contro il Leicester City grazie ad una super prestazione di Harry Kane, autore di quattro gol che scalza Lukaku dalla vetta della classifica marcatori, ben coadiuvato da Son, a referto con una doppietta. Gara ininfluente ai fini della classifica con la truppa di Pochettino che è riuscita a vendicare nel migliore dei modi la Premier sfuggita l’annata precedente, con un’umiliazione che difficilmente le Foxes si dimenticheranno.

Shakespeare si affida al 4-4-2, che ha fatto le fortune del Leicester di Ranieri, con il duo Vardy-Okazaki in avanti, mentre Mahrez gioca esterno alto a destra, con Albrighton sul versante opposto, di supporto ai due mediani Ndidi e Amartey. Benalouane e Fuchs guidano il reparto avanzato, assieme ai terzini Chilwell e Simpson, mentre in porta c’è sempre Schmeichel. Pochettino schiera la difesa a tre con Dier, Vertonghen e Alderweireld, davanti a Lloris tra i pali, con Davies terzino, assieme a Sissoko sull’out destro. Sempre presente a centrocampo il duo Wanyama-Dembelè, mentre Alli duetta con Son alle spalle di Kane, nelle vesti di punta centrale.

Il Tottenham parte con l’intenzione di far bene al King Power Stadium, provando a vendicare la passata stagione: nei primi otto minuti, Son si fa vedere per due volte dalle parti di Schmeichel, ma non inquadra lo specchio della porta. Il Leicester non resta a guardare e ci prova con Vardy e Amartey, sporcando i guanti di un attento Lloris, mentre il coreano in maglia Spurs spreca clamorosamente a tu per tu con l’estremo difensore avversario, mandando in curva una chiara occasione da gol al quarto d’ora di gioco.

Non fallisce, però, Kane, che con freddezza manda a rete un pallone nato da una bella azione personale di Son, che brucia la difesa in accelerazione e pesca il suo centravanti nel cuore dell’area piccola: il vantaggio è servito al 25’. Prova ad entrare a referto anche Alli, che dà battaglia al portiere rivale con un colpo di testa e poi con un destro rasoterra, ma senza trovare il raddoppio, che arriva al 36’ con Son, che converte una meravigliosa scucchiaiata di Alli mandando a rete con una girata al volo. Prima dell’intervallo c’è spazio per un’altra occasione, con Dier che manda in porta un colpo di testa, ma Schmeichel blocca con sicurezza chiudendo il primo tempo sul 2-0 a favore del Tottenham.

Cambia piglio il Leicester, che scende in campo più aggressivo e concreto rispetto a quello visto nei primi quarantacinque minuti: Amartey e Mahrez impegnano Lloris, mettendo alle strette gli Hotspur. Al 55’, la truppa di Pochettino prova a chiudere i conti con un’azione fotocopia del secondo gol: Kane prova lo scavetto per Son in area, che chiude in rovesciata, ma la palla finisce fuori di pochissimo. Al 59’ i padroni di casa accorciano, con Chillwell, che punisce un’uscita avventata di Lloris sulla trequarti, vincendo la resistenza di Dier, che prova inutilmente a blindare la porta.

Passano solo quattro minuti e Kane va a segno siglando l’1-3 di testa con l’aiuto di Wanyama e sorpassa Lukaku in vetta della classifica marcatori. Il gol di Kane è una gigantesca iniezione di fiducia per il Tottenham, che dilaga con un gol sensazionale di Son, bravo a mandare a segno un destro a giro dopo una bella finta da fuori area al 70’. Gli Spurs esagerano, Janssen insiste, ma è Kane che si porta a casa il pallone, con una tripletta all’88’, siglando il 5-1. In pieno recupero, il numero dieci si concede il lusso di un poker personale, con la rete del 6-1, segnando un gol fotocopia di quello precedente ed ipotecando il titolo del miglior marcatore. Finisce con l'eloquente punteggio di 1-6. 

VAVEL Logo
About the author
Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.