Terminata la stagione che, nonostante in Premier League non sia stata soddisfacente con il sesto posto finale, ha portato tre trofei nella bacheca di Old Trafford – Community Shield, League Cup e soprattutto l’Europa League che garantisce ai Red Devils il ritorno in Champions League – il Manchester United comincia la campagna di rafforzamento in vista del prossimo intensissimo anno.

Il primo colpo porta il nome di Victor Lindelof: il club inglese ha annunciato tramite il suo sito ufficiale l’acquisto dello svedese dal Benfica. Il costo dell’operazione è di 35 milioni di euro di base, a cui si aggiungono altri 10 milioni di bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi - le cifre sono state rese note dalla società lusitana. Victor Jorgen Nilsson Lindelof nasce a Västerås, nella contea di Västmanland, in Svezia, il 17 luglio 1994; dopo essere cresciuto calcisticamente in selezioni locali, viene acquistato dal Benfica nel 2012 e si trasferisce in Portogallo. Passa 3 stagioni nella seconda squadra delle Aguias, per poi essere promosso in prima nel 2016, dove si è imposto titolare: da lì, 47 presenze, sempre da titolare, e 2 goal, fra Superliga Portoghese, Coppa di Portogallo, Supercoppa portoghese e Champions League. Con la maglia della nazionale svedese ha vinto l’Europeo under 21 nel 2015 ed ha debuttato in quella maggiore il 24 marzo 2016, contro la Turchia, collezionando finora 12 gettoni ed una rete, alla Bulgaria.

Josè Mourinho dunque avrà a disposizione un nuovo difensore centrale che garantisce forza e fisicità grazie ai suoi 187 centimetri per 82 kg di peso, ma anche buona tecnica in fase di impostazione. Molto bravo di testa, nella sua esperienza al Benfica ha dimostrato di avere un buon senso della posizione e buone capacità di lettura dell’azione, il che lo rende difficile da saltare per gli avversari. Nell’undici ideale del Manchester United Lindelof giocherà al fianco di Eric Bailly, garantendo sicuramente più affidabilità dal punto di vista tecnico rispetto a Smalling e dal punto di vista fisico rispetto a Rojo e Jones; altra caratteristica positiva dello svedese poi, è quella di commettere pochi falli, e di conseguenza di subire pochi cartellini – tallone d’achille dei Red Devils quest’anno, visto che in Premier League sono stati la quarta squadra a ricevere più cartellini gialli, 77.

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