Altro giro, altra corsa. La Premier League sta nuovamente per tornare, con un’edizione più che mai incerta ed entusiasmante, pronta per essere vissuta intensamente weekend dopo weekend, fino all’ultimo respiro. In estate grandi colpi di scena e acquisti a cifre folli hanno incrementato ulteriormente le aspettative generali, e mischiato notevolmente le carte, ma c’è anche chi, nel bel mezzo di questa bufera, ha deciso di restare prudentemente al coperto. 

Tra questi, lo Stoke City di Mark Hughes, reduce dall’ennesima stagione vitrea ma sufficiente, conclusasi con un tredicesimo posto ed una salvezza conquistata ad ampi margini, ha optato infatti per una soluzione conservatrice, ovvero quella di confermare (quasi del tutto) lo scheletro portante della squadra senza applicarne modifiche significative (almeno momentaneamente). I supporti più intriganti rispondono al nome di Darren Fletcher e Kurt Zouma: il primo (ex Manchester United) arriva gratuitamente dal West Bromwich Albion per rinforzare la rocciosa mediana biancorossa, mentre il 22enne francese è in prestito dal Chelsea, che vuole pesare il giocatore sulle basi di un rendimento costante.

Darren Fletcher. | Fonte immagine: Premier League.
Darren Fletcher. | Fonte immagine: Premier League.

Dai prestiti in Bundesliga ritornano alla base anche Bojan Krkić e Philipp Wollscheid, oltre alla punta centrale Joselu, che al Deportivo La Coruna ha dovuto litigare con ripetuti fastidi fisici e non è riuscito a trovar mai continuità. Per l’altra porta, quella delle uscite, sono passati Jonathan Walters, Glenn Whelan, l’olandese Martins Indi che torna al Porto, e soprattutto Marko Arnautović, ormai ex numero 10 dei potters passato al West Ham. Per ora a Stoke-on-Trent non vi è odore di investimento, ma di certo qualche pacco regalo a destinazione di Hughes dovrà arrivare, a maggior ragione se dovessero concretizzarsi le indiscrezioni che vedrebbero Giannelli Imbula verso Torino granata.

11 TIPO E GIOCATORI CHIAVE

Tenendo conto della scarsa attitudine di Hughes a metamorfosare le proprie formazioni, è semplice presupporre la conferma del classico 4-2-3-1, assai similare a quello dello scorso anno: Butland tra i pali, Glen Johnson e Pieters sulle corsie, Zouma e capitan Shawcross difensori centrali; la coppia mediana Fletcher-Imbula, il trio sulla trequarti Shaqiri-Allen-Afellay (con Bojan alternativa), dietro all’unica punta Berahino, chiamato al salto di qualità.

Con l’arrivo di Zouma a fianco di Shawcross, lo Stoke avrà una delle coppie centrali più rocciose del campionato, oltre ad un centrocampo che potrà godere dell’esperienza e del ritmo che dona un veterano del gioco come Darren Fletcher. I due nuovi arrivi sono tasselli vitali per il gioco ruvido, scolastico e pragmatico dello Stoke City, che spesso tenta rapide risalite del campo grazie alla velocità dei suoi esterni (Afellay-Shaqiri), e concludere con gli inserimenti del trequartista-incursore Allen.

COSA ASPETTARSI DALLO STOKE

Dalla stagione 2008/09, quella del ritorno dello Stoke City tra i grandi d’Inghilterra, la squadra delle midlands occidentali non è mai riuscita a saltare oltre la nona posizione, al termine delle 38 giornate. Difficile pensare come quest’anno possa riuscirci, considerando anche la mole d’investimento generale non solo delle grandissime, ma anche delle medio-piccole. Realisticamente, sarà una stagione puntata sul cercare di raggranellare il maggior numero di punti possibili contro le squadre d’élite, e macinare con buon ritmo contro le formazioni minori. Si punterà molto sull’ordine, sulla concentrazione, e sui polmoni.