Prima sorpresa nella fase finale di Europa League. All'esordio dei sedicesimi di finale, infatti, brutto stop del Fenerbahçe, che disputando una gara assolutamente insufficiente cede le armi ad un Krasnodar ordinato e pericoloso in contropiede. I turchi, ancora in corsa per un posto negli ottavi, subiscono immediatamente la rete avversaria, quando è Claesson a trafiggere Demirel dopo un'ottima azione dei suoi. Appuntamento, dunque, al ritorno. 

Padroni di casa che, facendo leva sul proprio pubblico, scendono in campo adottando un offensivo 4-3-3: davanti a Kritsyuk, difesa a quattro composta da Kaleshin, Naldo, Martynovich e Ramirez. Chiavi del gioco affidate a Podberezkin, sostenuto dalle mezz'ali Kabore e Gazinski. Smolov la prima punta, perno del tridente ordito da Shalimov e completato dagli esterni Wanderson e Claesson. Un 4-3-3 pronto a divenire 4-2-3-1, invece, per gli ospiti, in cui spicca il ruolo nevralgico di Potuk, incaricato di fungere sia da mezz'ala che da trequartista, affiancato dagli esterni Lens e Sow. Demirel in porta, con il duo Neustadter-Kjaer a protezione. Come terzini, Advocaat sceglie Ozbayrakli e Kaldirim, pronti a sovrapporsi ai giocatori d'attacco. Completano l'undici turco, infine, Souza e Topal.

Gara subito aggressiva da parte del Krasnodar, che già al 4' può esultare, quando è Claesson a ribadire in rete, di testa, l'ottimo cross partito dai piedi di Wanderson. Imponente, nell'occasione, la galoppata di Martynovich, che si fa venti metri palla al piede scaricando poi al compagno. Davvero un fulmine a ciel sereno, nel primo match dei sedicesimi di Europa League, una velenosa puntura che coglie ancora impreparata la più quotata compagine turca. Dopo la rete, infatti, il Fenerbahçe non riesce ad uscire in maniera convincente, limitandosi a meri lanci lunghi che non preoccupano la retroguardia di casa. Il Krasnodar, al contrario, sorprende per la propria velocità in contropiede, che lo rendono temibilissimo durante ogni ripartenza. Al 20', proprio durante uno di questi capovolgimenti, si mette ancora in evidenza il collettivo di casa, quando è Claesson a proporre un filtrante per Smolov, intercettato però dal primo, importante intervento di Kjaer. 

Con il passare dei minuti, cercando di evitare sanguinolenti palloni persi, alza il baricentro il Fenerbahçe, deciso a marcare una rete preziosa in vista del prosieguo della competizione. La pressione turca è però davvero poca cosa, per preoccupare gli ordinati russi, davvero sorprendenti al momento di gestire il pallone per ripartire, poi, in contropiede. Al 37' ancora Krasnodar vicino al goal: perfetto capovolgimento di fronte, gran cross di uno scatenato Claesson e tiro a botta sicura di Gazinski, smorzato solo da un vero e proprio miracolo di Demirel, che salva il risultato, e probabilmente, la qualificazione dei suoi. Grande miracolo, dunque, da parte dell'estremo difensore turco, che vanifica di fatto una bella ed importante azione avversaria, con il Krasnodar che comunque conferma tutta la sua attitudine offensiva, giungendo con pochi tocchi vicino la porta "nemica". Il primo tempo si conclude senza emozioni, con le due squadre che cessano le ostilità evitando ulteriori minuti di recupero. Ultimo squillo, al 45', quello di Smolov, che si gira mandando di pochissimo fuori. 

Seconda frazione che vede il Krasnodar sempre pronto a giocare d'intensità, confermando una tenuta fisica davvero impressionante, considerando la consueta pausa del campionato russo che spesso limita le performances dei collettivi sovietici. Al 60', sempre in pieno controllo del match, ancora russi pericolosi, con un tiro dai trenta metri di Wanderson che termina di molto fuori. Molto bella, comunque, l'azione in fase di palleggio, con il Fenerbahçe praticamente inerme. Sette minuti dopo, battendo un flebile colpo, ci prova Sow, il cui tiro centrale non preoccupa affatto il portiere dei russi Kritsyuk, di fatto inoperoso per tutta la gara. Senza particolari emozioni, la seconda frazione continua a regalare poco, con il Krasnodar bravo a controllare un Fenerbahçe davvero insufficiente nonostante il più alto bacino tecnico.

Al 75' ancora padroni di casa pericolosi, quando è Pereyra a sbucare in area, servito da Ramirez, e a concludere con un'idea che viene però faticosamente murata da una retroguardia turca in affanno. Quattro minuti dopo, invece, ci prova Smolov, che torcendosi in area anticipa Neustadter ma trova solo il palo con il suo colpo di testa. Sempre puntellando senza preoccupare troppo, sul fronte opposto è invece Fernandao a concludere, trovando la facile presa di Kritsyuk. Finalmente, dopo ben ottantotto minuti, prima vera occasione turca, con Potuk che lascia partire un tiro-cross sibillino e che preoccupa il portiere dei russi, bravo a salvarsi con un grande intervento. Non succede più niente, con il Krasnodar che si porta a casa un successo davvero importante. Il ritorno non sarà una passeggiata, ma i ragazzi di Shalimov sono pronti per l'impresa. Migliore in campo per i padroni di casa, Claesson. Per gli ospiti in evidenza Demirel