Nell'andata della semifinale di Europa League, l'Ajax massacra in malo modo un Lione irriconoscibile, e non solo perché privo di Lacazette. Il verdetto della Johan Cruijff Arena è un 4-1, punteggio considerabile come un lusso, sì, ma dagli ospiti, presi letteralmente a pallonate da dei lancieri al limite della perfezione. Poche occasioni - e sfruttate male - per la squadra di Genesio, mentre per i padroni di casa è puro delirio.

Festa Ajax. | Fonte immagine: Twitter @AFCAjax
Festa Ajax. | Fonte immagine: Twitter @AFCAjax

Le scelte - 4-3-3 iper-offensivo per Bosz, che schiera Schone come vertice basso della mediana a tre, affiancato da Klaassen e Ziyech. In difesa assenti i terzini Veltman e Sinkgraven, giocano Tete a destra e Riedewald a sinistra. Davanti c'è Dolberg, affiancato da Traoré e Younes. Anche Genesio apporta alcune modifiche al proprio undici, inserendo Nkoulou sulla linea difensiva al posto dell'infortunato Mammana. L'assenza più rilevante è però quella di Lacazette in avanti, causa un leggero problema fisico: avanza così Fekir, supportato da Cornet, Tolisso e Valbuena. In difesa, basso a destra c'è Jallet, che vince il ballottaggio con Rafael.

Spron battuto - I ritmi alti che inaugurano la gara, dopo il fischio d'avvio di Rocchi, non rappresentano una sorpresa, viste le caratteristiche delle due squadre. La prima grande occasione matura dopo dieci minuti, quando Tousart e Jallet dialogano sulla destra sfruttando un due contro uno, il mediano crossa basso per l’inserimento di Cornet a centro area che mette il sinistro, ma Onana in qualche modo si salva con un piede. Passano due giri di lancette e bussa dall'altra parte De Ligt, che anticipa un tentativo di ripartenza del Lione, si lancia in avanti e calcia dalla distanza, trovando la presa facile di Lopes. Entrambe le compagini mostrano tutta la propria vocazione all'attacco, ma a partire meglio sono comunque i francesi, propositivi con i mediani, ma spesso anticipati dalle uscite tempestive dei difensori dei lancieri.

Dolberg esulta, è 2-0. | Fonte immagine: Twitter @AFCAjax
Dolberg esulta, è 2-0. | Fonte immagine: Twitter @AFCAjax

Switch - Al 25', però, passano i padroni di casa, sfruttando una punizione dall'out destro e una traiettoria fantastica di Ziyech, che col sinistro punta al palo lungo a rientrare: il leggerissimo tocco di Traoré serve solo ad aggiustare, il punteggio è di 1-0. L'Ajax prende fiducia, alza ancora l'aggressività e la linea difensiva. La pressione è vincente, perchè il Lione non solo fa fatica a innescare Fekir, ma anche ad impostare; ne è la testimonianza ciò che succede al 34', quando l'OL deve fraseggiare, ma lo fa male, perché sul rilancio di Lopes stacca Traoré, che manca in porta Dolberg: il danese è glaciale nel mirare il secondo palo, in piena area, e raddoppiare. La confusione nella testa degli uomini di Genesio è massima, l'unico tentativo sensato è un sinistro di Fekir, centrale e facile per Onana; i lancieri, invece, continuano a spingere in maniera forsennata, sfiorando il terzo timbro nel finale: serve un Anthony Lopes decisivo su Younes, entrato in area su un buco clamoroso della difesa, ma pessimo nella conclusione; più facile il secondo intervento del portiere portoghese, su un mancino a giro poco pretenzioso di Traoré. Si torna negli spogliatoi sul 2-0.

Il colpo di testa di Traoré per l'1-0. | Fonte immagine: Twitter @EuropaLeague
Il colpo di testa di Traoré per l'1-0. | Fonte immagine: Twitter @EuropaLeague

Coupe de grace? - Prova a mettere in campo un piglio diverso il Lione, in avvio di ripresa - Cornet cerca il jolly da fuori, sorvolando la traversa -, ma gli errori in fase di primo possesso costano carissimo anche nella ripresa: è Tousart a farsi scippare la palla, Younes può andare nuovamente in porta e stavolta, con una deviazione, non sbaglia. Il salvataggio di Diakhaby non può evitare il 3-0, la palla è interamente dentro. Genesio manda Lacazette a scaldarsi, mentre in campo la sua squadra prova a impensierire con più convinzione Onana in una situazione psicologica complicata: una giocata di Fekir impegna il portiere, chiamato all'intervento in tuffo, mentre Jallet qualche minuto dopo spreca una grande occasione, crossando male su invito delizioso di Tolisso. La pressione dell'Ajax non diminuisce, Dolberg si erge ancora a protagonista poco prima dell'ora di gioco, con un recupero palla e una sassata che abbatte Lopes, il quale riesce comunque a parare. Genesio ne ha abbastanza e opta per Ghezzal al posto di Tousart, sbilanciando i suoi.

Delirio dei lancieri. | Fonte immagine: Twitter @AFCAjax
Delirio dei lancieri. | Fonte immagine: Twitter @AFCAjax

La dura legge del gol - La maggiore qualità paga dividendi al 66', quando Valbuena riesce a riaprire una partita e una qualificazione che sembravano compromesse: freddissimo l'ex Marsiglia a raccogliere un colpo di testa a liberare di Sanchez e a girare in porta, mirando all'angolino e sfruttando la visuale ostruita da due uomini di Onana. L'Ajax cala la pressione, dopo un paio di tentativi di Younes e di Ziyech (pericoloso un mancino del secondo, fuori misura), il Lione prende fiducia e va ad un nonnulla dal riaprirla, perché Ghezzal innesca il taglio di Fekir, che davanti a Onana prova il tunnel, ma l'estremo di casa in qualche modo arriva a deviare in corner. Gol sbagliato, gol subito, e pure in maniera inammissibile: Gonalons si ferma inspiegabilmente e non segue il taglio di Ziyech, che affonda nell'out sinistro dell'area e pesca in mezzo l'accorrente Traoré, la cui vita è facilissima nel depositare la sua doppietta in rete, al 71'.

Finale in carrozza - La gara è a un nuovo turning-point, perchè ancora una volta il Lione esce dal campo, l'Ajax alza il baricentro, la pressione, gioca in anticipo e si esalta, generando occasioni su occasioni che tempestano la porta francese: Lopes è magistrale nell'opporsi al destro ravvicinato di Younes, ancora poco freddo, e sul tentativo del nuovo entrato van de Beek. Nel finale le occasioni scemano, l'Ajax continua a spingere ma trova una buona opposizione, soprattutto di Lopes, ancora decisivo nel recupero: coi piedi, clamoroso, su Klaassen e Ziyech. Entra in campo anche Lacazette, ma non incide affatto. Finisce 4-1 e con 17 tiri in porta degli olandesi, che ora vedono la finale da vicino.

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About the author
Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]