Ghiotta occasione mancata, per l'Hellas Verona, che nonostante la buona gara non riesce a conquistare la promozione diretta. Disputando una sfida positiva, anche se sfortunata, gli Scaligeri subiscono la rete all'unica vera chance del Carpi, che passa in vantaggio grazie ad un eurogol di Letizia. Nella ripresa, dopo tanto attaccare, i veronesi trovano il pari con Ganz, che cancella in un sol colpo il numero impressionante di occasioni sventate da Belec. Hellas che sale dunque a quota 73, Carpi a 59 ed ancora in corsa per i playoffs. 

Poche sorprese nelle formazioni iniziali, con i padroni di casa che confermano il 4-3-3 della vigilia. Davanti a Nicolas, difesa a quattro composta da Romulo, Caracciolo, Ferrari e Souprayen. In mediana, Fossati, protetto dalle mezz'ali Zuculini e Bessa. Nel tridente offensivo, il Pazzo Pazzini, affiancato da Luppi e Siligardi. Consueto 4-4-2, invece, per gli ospiti, che scelgono Mbakogu e Kevin Lasagna in avanti. Con Belec in porta, i Falconi scelgono Gagliolo e Poli, affiancati da Sabbione e Letizia. Nella zona centrale del campo, Bianco e Lollo, incaricati di smistare palloni ai centrocampisti di fascia Jelenic e Di Gaudio

Gara subito iper-offensiva da parte del Verona, che già al 4' potrebbe segnare con Pazzini, la cui conclusione termina però poco distante dalla porta protetta da Jelenic. Sette minuti dopo, ancora l'ex Milan ed Inter pericoloso, con una conclusione impennatasi da ottima posizione. Particolarmente attendista, il Carpi si protegge bene, chiudendosi e dispiegandosi sulle fasce con velocità. Tale atteggiamento porta i falconi  a rendersi pericolosi al 23', quando è Di Gaudio a concludere e a trovare la decisa risposta di un attento Nicolas. Tre minuti dopo, invece, terza conclusione di Pazzini, sventata però dall'ottimo intervento di Belec

Come sempre accade, l'atteggiamento difensivo del Carpi viene massimamente premiato, con gli uomini di Castori che sbloccano la gara grazie ad un eurogol di Letizia, bravissimo a stoppare e a concludere dai venti metri, lasciando immobile Nicolas. Che rete, per il terzino ospite, che al 38' porta così in avanti il collettivo ospite. Due minuti dopo ennesima grande chance dell'Hellas, con Gagliolo che allontana un pallone pericoloso e lentamente direzionato verso la porta. L'ultima fase di primo tempo vede gli Scaligeri ancora pericolosi, con il Carpi di nuovo salvo: al 48', infatti, Siligardi sbaglia la conclusione, mancando di precisione e vanificando una buona azione nata da Souprayen e passata dai piedi di Luppi. 

Seconda frazione che vede il Verona subito pericoloso, con Pazzini che al 46' manca la porta con la sua conclusione. Come prevedibile, i padroni di casa cercando con foga il pari, tutto sommato meritato rispetto a quanto visto nel primo tempo. Al 58' bell'azione personale di Bessa che, in area di rigore, conclude trovando solo la traversa, con buona pace di Belec e del Carpi tutto. Dopo una parentesi senza emozioni, nella seconda parte di frazione riesplode la rabbia scaligera, con i ragazzi doppiamente pericolosi in due ravvicinate occasioni: al 72' conclusione di Pazzini sventata da un miracoloso Belec, pochi istanti dopo è Ferrari a mancare l'1-1 da ottima posizione.

Nell'ultimo quarto di secondo tempo, il Carpi non riesce a costruire azioni pericolose, limitandosi a difendere un risultato prezioso in ottica playoffs. L'Hellas Verona, al contrario, cerca di offendere con foga, non trovando però la rete. Al 78' altro miracolo di Belec, su Bessa, un minuto dopo è ancora Ferrari a mancare, da corner, il goal da colpo di testa. Il tanto attaccare, alla fine, premia i padroni di casa, che salvano la faccia grazie a Simone Ganz, bravissimo a timbrare il tabellino al minuto numero ottantadue, con una bella girata imparabile per Belec. Molto preciso, nell'occasione, l'assist di Troianiello, che trova pronto l'ex Como. Succede poco altro, al Bentegodi, con Bessa che poco prima del triplice fischio sfiora la rete, concludendo di poco alto sopra la traversa. Una chance mancata, dunque, per i ragazzi di Pecchia, che mancano la promozione vista la sconfitta del Frosinone. Migliore in campo per i padroni di casa, Bessa. Per gli ospiti in evidenza Belec

VAVEL Logo
About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.