Chi ha detto che l'Italia è un paese per vecchi? Probabilmente si riferivano alla politica e a tutto ciò che ci gira intorno, ma per quanto riguarda il calcio stiamo pian piano dimostrando che non siamo più quelli di una volta, che mettevano sotto contratto un over 35 solamente per fare numero. Il vento è cambiato, e i club di Serie A hanno finalmente iniziato a valorizzare i settori giovanili.

Nelle famose gare di fine stagione è giusto concedere opportunità a chi ha giocato poco e, soprattutto, a chi è stato aggregato in prima squadra. E' il caso di Cagliari e Genoa, due squadre che non avevano più nulla da chiedere alla classifica e che hanno lanciato due futuri prospetti molto interessanti per il calcio italiano. Parliamo di Luca Crosta e Pietro Pellegri.

Il primo è un portiere classe '98 lanciato senza paura da Massimo Rastelli durante la partita casalinga contro il Milan. E' molto bravo tra i pali, ma per compiere il salto di qualità deve lavorare molto sotto l'aspetto tecnico. Tratta bene la palla con i piedi e tra i pali ha messo in mostro una grande reattività. Non poteva regalarsi esordio migliore proprio contro i rossoneri, sua ex squadra alla quale ha anche intercettato un calcio di rigore salvando il risultato. Ha una stazza importante che gli permette di arrivare facilmente su tutti i palloni che piovono dalle sue parti. Deve migliorare negli interventi, ma resta ugualmente affidabile, efficace e prossimo a una conferma nel terzetto dei portieri cagliaritani.

Su di lui è intervenuto il tecnico della Primavera, Canzi, che non ha potuto far altro che elogiarlo meritatamente: "Ha davanti a sé una grande occasione. Gli è stata data fiducia e non dovrà tradirla. Un ragazzo dedito al lavoro che non mostra mai atteggiamenti sopra le righe. Ha comunque margini di miglioramento. Proviene da una società importante ma deve rimettersi in gioco."

L'altro profilo che abbiamo ammirato è quello di Pellegri, attaccante classe 2001 che ha già messo a segno il suo primo goal tra i professionisti battendo ogni record. Lanciato da Ivan Juric al posto di Simeone, ha risposto alla grande sotto ogni punto di vista. Destro naturale, ricerca costantemente con personalità il duello con l'avversario per spuntarla in velocità e col corpo a corpo. Ottima struttura fisica, alto e veloce, parametri che lo etichettano nettamente superiore ai suoi coetanei.

Marco Rossi (storico capitano genoano e attuale responsabile tecnico del settore giovanile) lo ha promosso e invogliato nel migliore sempre di più: "Elemento di sicura prospettiva, se avrà forza e capacità di migliorare alcune caratteristiche tecniche come i movimenti in area di rigore e la conclusione a rete soprattutto con il sinistro. Ragazzo di grandissima tempra agonistica, con capacità atletiche superiori alla media dei coetanei."

Tutto qui? Assolutamente no, c'è ancora spazio per i nostri futuri gioiellini. Kean della Juventus (classe 2000) è andato a segno nella gara contro il Bologna, il Chievo lancia Fabio Depaoli ('97), lo stesso Cagliari con Biancu (2000), Palermo con Ruggiero e Lo Faso ('98), lo straordinario Crotone con Giuseppe Borello ('99), e per chiudere la Lazio con Alessandro Rossi ('97) e Giorgio Spizzichino ('99).

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About the author
Gerardo Guariglia
Originario di Agropoli ma residente a Santa Maria di Castellabate, si è diplomato in Ragioneria con lo scopo di provare ad entrare nel mondo manageriale. Frequenta l'Università" G.Fortunato" di Benevento scegliendo di immergersi nell'interessante mondo dell'economia. Il suo primo amore è stato il Milan e lo è tutt'ora, ma segue con attenzione molti campionati esteri. Proveniente da esperienze con Tuttocalcioestero, numerosette.eu e Passione Premier Leagure, ama collezionare maglie di calcio, libri, magazine, DVD e tante altre cose riguardanti questo meraviglioso sport. Il suo modello di ispirazione è Daniele Adani.