Domenica, all'ora di pranzo, la Spal bussa alla porta dell'Inter. A San Siro, sfida d'alta quota, questo dice la classifica. Quattro punti in due partite, un progetto definito, la Spal è, tra le neopromosse, quella all'apparenza più "rodata" per la massima serie. Un mercato intelligente, giusti innesti per rifinire la rosa e reggere l'impatto con la A. Lazio ed Udinese per confermare l'assunto, ora l'Inter, per sognare. Leonardo Semplici, presente a Firenze per "Il Torrino d'oro", analizza l'avvio del gruppo.

Sarò una partita difficile. Siamo partiti col piede giusto quando molti ci davano già per retrocessi, questo inizio ci fa ben sperare. Il campionato è difficilissimo ma anche domenica cercheremo di dare del filo da torcere ai nostri avversari, sarà un esame importante. Abbiamo pareggiato la prima con la Lazio giocando una grande partita e loro avevano appena vinto la Supercoppa; domenica invece abbiamo vinto una partita importante contro l’Udinese rischiando anche di non vincerla ma i ragazzi ci hanno creduto e hanno ottenuto una vittoria importantissima".

Nelle parole del tecnico, grande consapevolezza. L'Inter gode di un superiore tasso tecnico, ma la Spal non parte battuta. Importante non prestare il fianco, interpretare correttamente la partita. Sacrificio e pronte ripartenze, lavoro d'insieme per sopperire a un gap evidente. 

"Noi abbiamo da perdere 3 punti come l’Inter: sappiamo che sono più forti di noi ma cercheremo con la nostra idea di gioca e la nostra umiltà di dare il massimo per fare una bella gara e portare via qualche punto”.

Icardi e Spalletti, Semplici si divide tra il bomber e il nuovo allenatore dell'Inter. Domani, dopo la parentesi con la rappresentativa nazionale, il rientro alla Pinetina del sudamericano, fondamentale contro Fiorentina e Roma. Icardi è il terminale ultimo, il fiore all'occhiello dell'undici di Spalletti. L'ex Roma è il rivale di panchina e Semplici non può che spendere parole d'elogio. Applausi, infine, all'operato societario. 

Icardi spero sia marcabile. Giocare contro Spalletti è un’emozione particolare per me che sono partito dal basso ma andiamo a San Siro con entusiasmo e voglia di stupire perché questa categoria ce la siamo meritata e vogliamo mantenerla fino alla fine. C’è l’intenzione seria da parte della società: vogliamo rimanere in A e il direttore, nonostante il nostro budget, l’ultimo della Serie A, ha portato giocatori importanti a Ferrara”. 

Fonte: Gianluca Di Marzio