La sfida salvezza dell'Ezio Scida tra Crotone e Benevento premia i padroni di casa di Davide Nicola che archiviano la pratica sannita con un netto 2-0. Ospiti mai in partita che collezionano la sesta sconfitta di fila, confermando l'ultima piazza in classifica ed una difficoltà enorme a proporre gioco e pervenire al gol. Dalla parte opposta non può che essere soddisfatto mister Nicola, che ai microfoni di Sky Sport ha parlato di quanto accaduto in campo. 

"Non era facile, specialmente perché venivamo da una brutta prestazione come quella di Bergamo. Per questo siamo contenti, abbiamo dimostrato che non siamo quelli. Ancora non sappiamo quale sarà la quota salvezza, ma per me conta altro: l'aiuto del pubblico nel nostro stadio nel quale abbiamo punti di riferimento chiari anche in campo come non ci accade in trasferta e aggiungo le prestazioni di squadra come avevamo già fatto con Inter e Verona".

Una vittoria che può rilanciare le ambizioni dei pitagorici, con Nicola che ci tiene tuttavia a sottolineare l'importanza di costruire un gruppo attorno al quale provare la scalata alla salvezza dopo un'estate molto rovente dal punto di vista di cessioni e arrivi: "Abbiamo ricostruito il 50% della nostra squadra, tra cessioni e arrivi. Ma siamo sempre in trincea e dobbiamo imparare che non è possibile fare calcoli perché non sempre succede come l'anno passato con quella rimonta nel girone di ritorno. Specie negli scontri diretti, bisognerà raccogliere il massimo".

Di tutt'altro umore Marco Baroni, allenatore del Benevento che, al termine della gara ai microfoni di Rai Sport ha analizzato il momento della sua squadra: "Non possiamo essere contenti, in questo momento stiamo cercando di ripartire e costruire, per trovare fiducia, entusiasmo e morale. Dobbiamo recuperare anche giocatori. C'è delusione, sarebbe assurdo il contrario". Situazione non facile da affrontare e da superare soprattutto mentalmente, con il rigore sbagliato da viola emblema delle difficoltà dei sanniti: "Il rigore? Avrebbe riaperto la partita, mancavano sette minuti più il recupero. Loro hanno speso l'impossibile, erano calati, ma non voglio gettare la croce addosso a nessuno. Sarebbe stata una possibilità, ma ora dobbiamo pensare a ciò che faremo".

Infine, un pensiero rivolto anche a capitan Lucioni: "In questo momento ho un pensiero per il capitano, che conosco e so che è un atleta e un professionista straordinario. Sta attento anche quando beve l'acqua. Non voglio rilasciare dichiarazioni sulle responsabilità, sicuramente c'è stata leggerezza. In questo momento siamo tutti vicini, è una situazione difficile da gestire".

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