"Dopo la vittoria contro  l'Everton in Europa League ho dormito solo tre ore, sono tornato a casa alle 2 passate e poco più tardi ero già in piedi. Impossibile prendere sonno dopo una serata così. Ora sarebbe anche il caso di dormire un po', ma c'è il Chievo, come faccio a riposare?" comincia così l'intervista del Presidente dell'Atalanta Antonio Percassi a La Gazzetta dello Sport, a conferma dello straordinario momento emozionale che vive lui e la sua rosa, reduce appunto dall'incredibile 3-0 europeo contro l'Everton. Intervistato dal quotidiano milanese, il patron orobico ha ricordato con emozione la sfida di giovedì. 

"Questa vittoria ce la ricorderemo a lungo. Noi come società, ma anche i tifosi. E' stata la festa di una città, sembrava di stare a Bergamo e non a Reggio Emilia: erano in 15mila, è stato un esodo e hanno tenuto un comportamento eccezionale. Assieme formiamo veramente un blocco unico. Tornare in Europa dopo 26 anni e giocare una partita del genere è stato qualcosa di emozionante, da brividi. Il primo tempo è stato uno dei più belli della mia presidenza. Per come abbiamo gestito la palla, per l'intensità, le occasioni create e il bel gioco mi è sembrato di rivedere il secondo tempo di Atalanta-Roma dello scorso anno".

Da uomo esperto di calcio, Percassi non vuole però volare troppo in alto, mantenendo la concentrazione in un ambiente che potrebbe subire il troppo entusiasmo: "Dobbiamo stare con i piedi per terra, nella mia mente la priorità dell'Atalanta è il campionato. Il Chievo, a parte il doppio successo dello scorso anno, ci ha sempre creato problemi e anche contro la Juventus ha fatto una grande partita: soltanto Dybala è riuscito a chiudere il match. Quindi non voglio assolutamente cali di tensione, con il Chievo sarà durissima".

Passaggio obbligato, poi, sui singoli giocatori nerazzurri: "Petagna? A me non piace parlare dei singoli, però quella di Petagna è stata la migliore partita da quando è all'Atalanta, davvero straordinario. Ha fatto fare due gol, la palla che dà a Cristante è fantastica. Ha fatto un lavoro enorme. I gol? Arriveranno, certo che arriveranno. Col Sassuolo si è già sbloccato, ma se continua a fare questo tipo di lavoro con questa efficacia non sono l'allenatore però direi che basta e avanza". 

E ancora, su Masiello: "Masiello ha dato il meglio di sé. Strepitoso, ci mette l'anima. Abbiamo fatto bene ad aspettarlo come uomo e come calciatore, ha un comportamento esemplare. Il Papu Gomez voleva l'Europa, ha fatto tanto per arrivarci e l'ha celebrata nel migliore dei modi: un gol fantastico, ma sa benissimo che deve continuare a farne tanti altri. Cristante e De Roon assieme? - continua - Dal mister bisogna aspettarsi di tutto, ormai non mi sorprendo più. Ha una capacità incredibile di adattare la squadra all'avversario: ha indovinato tutte le mosse. E poi Cristante è giovane e forte, come tutta la mia Atalanta. Abbiamo ringiovanito la rosa, ci sono più opportunità e anche nelle due partite che abbiamo perso contro Roma e Napoli la squadra non mi era dispiaciuta" conclude. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.