Tre gol, tre punti. Non cambia le buone abitudini il Napoli, che continua anche nella terza (meglio ripeterlo, terza) giornata a vincere, mantenendo il suo punteggio pieno e per la prima volta anche la rete inviolata. In questo turno, la vittima è stata il Bologna, sconfitta per 0-3 dopo una prestazione buona per 80 minuti dei rossoblù, che hanno mollato soltanto nel finale, dopo che la rete di Callejon al 66esimo aveva comunque dato una via al match.

Ai microfoni di Sky Sport, come di rito dopo il match, ha parlato Roberto Donadoni, il tecnico della squadra emiliana, ovviamente amareggiato per il risultato finale ma in generale stimolato dai 90' disputati dai suoi. Ecco come ha introdotto la gara l'allenatore ex giocatore del Milan: "Direi che fino all'episodio del gol abbiamo fatto una buona gara. Poi abbiamo commesso qualche ingenuità che ci è costata il risultato di 3-0. La squadra mi è piaciuta, soprattutto per 70 minuti. Tenere testa al Napoli così, creando anche occasioni importante, non è per tutti. Dobbiamo lavorare così, togliere qualche ingenuità anche facile da togliere perchè sono errori banali, e ripartire. Il Napoli stasera ha sofferto, anche se hanno grandi giocatori e sono una grande squadra: se andiamo avanti così soffriranno tutti contro di noi".

Interpellato su quella che comunque è stata l'efficacia prestazionale del modulo e magari da una Palacio-dipendenza per reggerlo, il tecnico risponde così: "Abbiamo anche Falletti che può coprire quel ruolo. L'interpretazione che i ragazzi danno, la grinta: questo fa la differenza e rende un modulo migliore di un altro, l'ho anche detto ai ragazzi a fine partita. Conosco bene come funzionano le cose: un modulo di partenza può sembrare sbagliato, poi la partita va bene e allora va bene, poi va male e allora tutto è in discussione. Sono vaccinato per queste cose"

E' stata una prestazione diversa, rispetto a quando due anni fa gli emiliani si imposero per 3-2 in casa, con gli stessi allenatori: "Abbiamo giocato in maniera diversa: quella volta Diawara partiva regista e poi andava su Jorginho. Erano interpreti diversi e ho pensato di fare in questo modo. Non mi esalto rispetto a un modulo: voglio che ci sia voglia di costruire, di fare gioco, di creare difficoltà al Napoli. Questa è la base, poi arrivano i moduli: i giocatori devono sapere che così possono spendersi meglio e giocare di più".

Il tecnico, infine, si lancia in un elogio dell'avversario di oggi anche un po' per attenuare le colpe dei suoi: "Il Napoli ha raggiunto una consapevolezza da grande squadra, non lo devo spiegare io: sono giocatori che sanno di essere organizzati bene, di avere grandi qualità tecniche e anche buona fisicità. Sanno fare bene entrambe le fasi e poi con la palla fra i piedi se solo gli concedi qualcosa... infatti alla prima cosa non perfetta ci hanno puniti".

L'altro tecnico in causa, Maurizio Sarri, ha continuato ad evitare i media come fa dal 23 luglio (escludendo le conferenze UEFA, che sono obbligatorie per non occorrere in sanzioni o addirittura squalifiche). Prosegue il silenzio stampa del tecnico ex Empoli, che comunque sarà soddisfatto dai suoi ragazzi.

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Gianluigi Sottile
(23/04/2001) Genericamente parlando, ti voglio bene. https://www.facebook.com/gianluigi.sottile.1 https://www.instagram.com/gianluigisubtil/