Dopo la sconfitta di Firenze torna in campo anche il Chievo Verona di Rolando Maran, che davanti al pubblico amico, dopo aver battuto l'Inter di De Boer alla prima affronterà la Lazio di Simone Inzaghi. Terzo banco di prova di un certo livello per i clivensi, che però non sono affatto impauriti dalla sfida contro i biancocelesti. Il tecnico dei veronesi, alla vigilia della gara, ha presentato i temi del match in conferenza stampa, analizzando così pericoli e punti di forza della sua squadra. 

"Se firmerei per il pareggio? Non mi piace questa mentalità perché non voglio precludermi niente. Un punto contro una squadra come la Lazio è sempre positivo, ma non firmerei. E' una verifica difficile perché oltre al blasone dell'avversaria sarà anche la prima partita alle 15 e per noi che siamo una squadra che spende molto, che vuole e deve correre, sarà importante saper gestire la situazione e con lucidità affrontare la gara tenendo conto che le condizioni non ci permetteranno di avere ritmi altissimi per tutta la durata dell'incontro". 

Rispetto allo scorso anno, quando il Chievo sfoderò una prestazione superlativa contro i laziali, il tecnico cerca di ritrovare quegli aspetti che permisero a Meggiorini e compagni di portare a casa un successo netto e roboante: "Quella è stata una bellissima prestazione, di squadra, che i ragazzi affrontarono con tanta aggressività spalmandola su tutta la durata dell'incontro. Ne abbiamo fatte anche altre, ma quella fu sicuramente un'ottima prestazione. Quest'anno ripartiamo con la consapevolezza che mettendo in campo atteggiamento e mentalità giuste possiamo tenere testa a chiunque, senza alcun problema". 

Il tecnico ha inoltre aggiornato la situazione per quanto riguarda gli infortunati, con le condizioni di Floro Flores in netto miglioramento: "Antonio ha lavorato per la prima volta tutta la settimana con la squadra. Sta bene, quindi verrà convocato e domani sarà a disposizione". Da un attaccante ad un altro, passando all'analisi della marcatura di un centravanti come Immobile: "Rispetto a Icardi è un giocatore diverso, che attacca la profondità in maniera diversa rispetto all'interista. Dovremmo essere bravi nelle letture di queste situazioni". 

Infine, riguardo al turnover, il tecnico valuta la situazione nel complesso: "Sinceramente non ricordo se ho giocato le prime due gare, tre considerando la Coppa Italia, con gli stessi uomini. Sono tanti i fattori da considerare quando si sceglie la formazione, in base agli allenamenti, alla condizione di ogni singolo giocatore. Bisogna guardare alla settimana di allenamenti e giudicare in base a tante cose".