Empoli-Milan un girone dopo è una partita molto diversa da quella di San Siro di fine estate. Giampaolo si portava dietro i dubbi di essere l'erede giusto di Sarri, mentre Mihajlovic cominciava a far storcere il naso al presidente Berlusconi.

Oggi Giampaolo ha fatto ricredere tutti gli scettici nei suoi confronti grazie ai risultati ottenuti sul campo. Il tecnico dell'Empoli presenta così la sfida di domani sera contro i rossoneri: "Il Milan nelle ultime partite è un’altra squadra, si è trasformata nei principi e nei concetti di gioco. I punti in classifica sono quelli, ma con le qualità che ha può ristabilire le distanze. Noi dal canto nostro ce la giocheremo con l’ambizione giusta. L’ultimo Milan è una squadra forte, ho visto cose diverse rispetto a tempo fa, hanno dominato la Fiorentina che ha il miglior palleggio della serie A." L' Empoli però non sarà vittima sacrificale: "Sono rinati, detto questo l’Empoli ci proverà, chiaramente dobbiamo fornire una prestazione eccellente, sappiamo che non possiamo stare sotto il nostro massimo, per riuscirci dobbiamo dare il 100%."

Capitolo formazione, Giampaolo avrà alcune assenze, ma anche dei recuperi importanti come ad esempio Saponara: "Al posto di Paredes giocherà Maiello, è il suo ruolo naturale, mentre Diousse può anche aspettare. Rimane sempre un giocatore forte che in questo momento può migliorare, ha subito un periodo in cui era meno reattivo ma questo è normale fa parte del processo di crescita, ha tutta la mia stima, ma ha 18 anni e può aspettare il suo momento." Oltre al campo c'è anche il mercato, con diversi giocatori dell' Empoli cercati da grandi squadre del nostro campionato: "Mi auguro che non parta nessuno, mi auguro che si possa arrivare a maggio con questi giocatori. Ho parlato ieri con Marcello Carli e anche lui mi ha detto che non vuole prendere in considerazione l’idea di vendere Barba. Col nostro modo di giocare abbiamo bisogno di conoscenze in quel ruolo, i calciatori vanno inseriti e aspettati."

Chiusura sui possibili obiettivi dell'Empoli di questa stagione: "L’Europa? Non ci penso, penso che la squadra debba crescere e migliorare nell’interpretazione delle partite. Se faccio bene ottengo risultati e poi posso pensare ad altri obiettivi. L’unico pericolo è pensare di essere arrivati quindi cerchiamo di prevenire questo tipo di situazione. Bisogna tenere alta l’attenzione."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni