L'Empoli di Martusciello è da qualche settimana a questa parte che ha iniziato a mettere insieme delle buone prestazioni e soprattutto dei punti importanti per allontanarsi dalle zone più pericolose della classifica. La missione sembra essere stata sostanzialmente raggiunta, ma meglio cautelarsi il prima possibile sfruttando il momento positivo.

L'avversario di turno, però, è la Lazio di Simone Inzaghi, vogliosa di riscatto e punti per l'Europa dopo la frenata nel finale contro il Milan. Martusciello si aspetta una gara difficile e lo spiega in conferenza stampa: "Il livello di difficoltà della gara di domani sera è molto alto. Secondo me, la Lazio è più forte dell´Inter per imprevedibilità, forza, velocità e capacità offensive . La squadra è allenata bene, ha velocità, dinamismo e poteva avere più punti di quelli che ha in classifica. Non è stata una settimana di lavoro straordinaria, innanzitutto perché è stata una settimana corta. Il primo allenamento vero di squadra lo abbiamo avuto giovedì, e purtroppo queste squadre ti impegnano in maniera forte e il lavoro sul campo diventa determinante. Purtroppo siamo riusciti a fare solo un allenamento sul l´intensità. E´ stata una settimana anomala anche perché ci sono stati diversi giocatori che rientravano da infortuni."

L'Empoli comunque ha le armi per fare male alla Lazio e Martusciello invita la squadra a non avere timore di usarle: "Per fermare la Lazio, chiedo ai ragazzi di giocare la partita con le armi che conosciamo. In queste gare devi sperare che, queste squadre non mettano il cento per cento, cosa che invece devi fare tu. Anche contro l´Inter abbiamo giocato senza timore reverenziale e credo che sia importante passare dalle prestazioni per arrivare ai risultati. Ho qualche dubbio derivante dalla settimana di lavoro anche perché domani sarà una partita dall´impegno fisico notevole. In casa andiamo meglio, anche grazie all´aiuto della gente, speriamo di riuscire a mantenere questo andamento fino alla fine."

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni