In Germania, la Fiorentina valuta la sua consistenza europea. Gara di andata dei sedicesimi di finale, fischio d'inizio alle ore 19, al Borussia Park. Accoppiamento non semplice, il Borussia di Hecking entra nella competizione dopo il terzo posto nel girone di Champions, alle spalle di Barcellona e Manchester City. Quattro vittorie consecutive - tra campionato e coppa nazionale - per spaventare la compagine italiana e risalire così la corrente in Bundes. Nel turno in archivio, affermazione di misura sul Werder, decima piazza in campionato. 

Sousa sbarca invece in terra teutonica dopo il 3-0 all'Udinese, utile a cancellare la debacle con la Roma. Stagione alterna, un su e giù prestazionale che non permette voli pindarici. La Fiorentina staziona all'ottavo posto, cinque le lunghezze da recuperare all'Inter quarta. L'Europa League è un'oasi di ristoro, una competizione fondamentale nell'economia di stagione. "Chi passa il turno arriva in fondo", Sousa carica così l'ambiente, in attesa di una risposta, importante, del gruppo. 

Al momento, per la Fiorentina, bilancio positivo in Europa. Sei partite, una sola sconfitta - 2-3 a Firenze con il Paok - a fronte di quattro vittorie e un pari. Primato nel girone ed approdo ai sedicesimi da prima della classe. Il livello si alza ora in modo esponenziale, battere il Borussia può proiettare la viola nel novero delle favorite alla vittoria finale. 

Foto: Fiorentina/Twitter
Foto: Fiorentina/Twitter

Borussia M. 

Hacking deve fronteggiare la defezione di Raffael, ma si presenta comunque con un undici di tutto rispetto. Stindl - in gran forma - si muove alle spalle di Hazard, decisivo nell'ultimo incontro di Bundes. Johnson e Hermann gli esterni a supporto del 10, Dahoud e Kramer a comporre la cerniera centrale. Sommer gode della protezione di Westergaard e Christensen, mentre i laterali di difesa sono Jantschke e Wendt. 

Sommer; Jantschke, Christensen, Vestergaard, Wendt; Dahoud, Kramer; Hermann, Stindl, Johnson; Hazard

Fiorentina 

Sousa non può disporre del gioiellino Chiesa, diverse le alternative all'arco del tecnico viola. Si parte da una conferma, 3-4-2-1 anche in Germania, con Borja Valero e Bernardeschi ad agire alle spalle di Kalinic, pronto a caricarsi sulle spalle i compagni. Maxi Olivera e Tello sono i due esterni, attenzione al lavoro in fase di copertura, per evitare di concedere praterie ai padroni di casa. In quest'ottica, fondamentale l'operato da collante di Borja Valero, abile ad arretrare e ad incastonarsi tra Badelj e Vecino. G.Rodriguez dirige la linea di difesa, con Sousa che conferma Sanchez - diffidato - nei tre dietro. Astori completa il pacchetto, Tatarusanu in porta. Panchina per Tomovic, Cristoforo, Ilicic e il nuovo innesto Saponara. 

Tatarusanu; Astori, G.Rodriguez, Sanchez; Badelj, Vecino, Tello, M.Olivera; Borja Valero, Bernardeschi; Kalinic

Le parole di Sousa 

​Le parole di Hecking 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo