Era un vero e proprio esame di maturità, tutti gli occhi erano puntati su di lui e le aspettative altissime. La prova è stata superata a pieni voti ed il finale di stagione lo si può vedere sotto una luce differente: Khouma el Babacar coglie al volo la più grande chance della sua carriera capitata finora ed è pronto a prendere in mano la squadra nelle ultime cinque giornate, alla ricerca della quasi insperata qualificazione in Europa League.

Contro l’Inter, in assenza del bomber titolare Nikola Kalinic, per Paulo Sousa la scelta era obbligata: l’unica altra punta in rosa è Babacar, che fino a quel momento aveva avuto poche occasioni per mettersi in mostra – anche se le statistiche assicuravano l’affidabilità del senegalese. Dopo un primo tempo di sofferenza e di lotta, nella ripresa il classe ‘93 si è scatenato, con una doppietta – la terza in Serie A -, un rigore guadagnato e tante giocate importanti che non hanno fatto sentire la mancanza di Kalinic.

Quel che ha colpito maggiormente in positivo la tifoseria viola è proprio la convinzione e la voglia che Babacar ha messo durante tutti i 90 minuti, come aveva tra l’altro annunciato lui stesso in un’intervista alla Gazzetta dello Sport alla vigilia di Fiorentina-Inter, rispettando le promesse. Il match contro i nerazzurri può rappresentare una svolta non solo per la Fiorentina, che vede le proprie mire europee riaccendersi d’improvviso, ma anche per la carriera dello stesso Babacar: dopo aver passato ai margini questa stagione – nonostante avesse la media goal più alta della rosa – sembrava destinato all’addio in estate, quando avverrà la rivoluzione sul mercato.

Ora però le prospettive sono cambiate e il centravanti potrebbe diventare il simbolo della nuova Fiorentina, come auspicato da uno de suoi più grandi estimatori, il direttore generale viola Pantaleo Corvino, permettendo ai tifosi di digerire meglio la quasi sicura partenza di Kalinic nella prossima sessione di calciomercato e magari alla società di risparmiare investimenti ingenti nel reparto offensivo per concentrarsi su difesa e centrocampo: tanto a segnare ci pensa Khouma Babacar.

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