Domenica sera, a Firenze, per tanti sarà l’ultima con la Fiorentina: da Paulo Sousa a Gonzalo Rodriguez, passando per i dubbi Kalinic, Badelj e Bernardeschi. Non solo in campo però, ma anche dietro le scrivanie, perché Andrea Della Valle manda un messaggio chiaro sulle proprie intenzioni. A margine della cerimonia di consegna della laurea Honoris Causa al fratello Diego, a Benevento, il patron viola non usa mezzi termini: “Alla Fiorentina domenica si chiude un ciclo” dice a Radio Bruno, “Quello che è successo a Sassuolo mi ha fatto riflettere. Errori ne ho fatti, grandi magari, ma pochi. Ho dato grandi soddisfazioni credo: dalla salvezza del club in poi. Quest’anno c’è stato un malsano contraddittorio, per non parlare delle offese: dicono ci stia nel calcio, ma non deve essere così secondo me”.

Dunque, la riflessione ha portato ad una decisione: “È arrivato il momento che io faccia un passo indietro e mi faccia da parte per il bene della Fiorentina. Il club è ben gestito da tutti in tutti i ruoli, da Antognoni a Corvino, dal presidente a Salica. Personalmente però non riesco più, sarà che ci metto emozioni e cuore, così come i soldi, ma senza passione non avrei fatto tutto ciò. Però in questo momento, e mi assumo le mie responsabilità, non c’è un equilibrio in città: non riesco a capire il perché. Ci sono molte squadre che come fatturato e investimenti sono molto sotto di noi. Invece c’è chi non capisce”.

Sulla cessione della società, però, ADV non risponde: “Al momento ho bisogno di stare un po’ distaccato perché non ci sto bene e non riesco a capire la logica di questa delusione: aver perso l’Europa League e regalato il sesto posto al Milan perdendo con Empoli e Palermo, mi spinge a prendermi le responsabilità”. Era in programma un incontro con Bernardeschi, ma: “Al mercato ci pensano Corvino e Freitas, come sempre”, mentre per l’ultima giornata di campionato: “No, non sarò al Franchi”.