Il cuore non basta. L'Inter di Stefano Pioli esce a testa alta dalla Coppa Italia regalando la semifinale alla Lazio vittoriosa 1-2 a San Siro.

Un quarto di finale intenso, giocato a tutto campo, una sfida aperta e mai banale. Un tempo per parte. La Lazio parte in sordina ma la sorprendete stabilità difensiva e la capacità di sfruttare al meglio le ripartenze la favorisce nei primi 45 minuti chiusi con il vantaggio di Felipe Anderson. Prima del gol del brasiliano, l'Inter aveva colpito un palo con Kongdogbia. La ripresa sembra proseguire sulla falsa riga del primo tempo con i biancocelesti al doppio vantaggio grazie al penalty realizzato da Biglia al 56'. Miranda commette il fallo da rigore e lascia i nerazzurri in dieci. Nonostante l'inferiorità numerica però gli uomini di Pioli dimostrano grande carattere e provano il tutto per tutto. Il doppio giallo per Radu poi, rimette tutto in parità e favorisce il gol dell'1-2 di Brozovic. La generosità dei minuti finali non giova però ai nerazzurri che vedono interrompersi la corsa al trofeo e contemporaneamente la loro striscia di gare vincenti dopo nove partite. 

PRIMO TEMPO I nerazzurri sembrano partire con il piede giusto tanto che al 4’ hanno, sui piedi di Perisic, la palla della prima occasione del match. Candreva innesca alla perfezione il croato che prova a sorprendere Marchetti con una bordata dalla distanza sul primo palo ma il pallone si spegne sul fondo. Pioli lancia Miranda dal primo minuto al osto di Murillo e proprio il difensore è bravissimo all’8’ ad anticipare Felipe Anderson lanciato in avanti guadagnandosi gli applausi di San Siro. Il brasiliano però rappresenta un pericolo per la retroguardia nerazzurra. Contropiede della Lazio al 12’ con Immobile che recupera palla a metà campo e si invola verso la porta di Handanovic. Il napoletano scarica per Anderson che mette in mezzo di prima intenzione per Parolo che, in scivolata, la tocca però troppo piano facilitando l’intervento di Murillo. Due minuti più tardi Banega prova la conclusione da fuori ma è debole e non impensierisce Marchetti spegnendosi sul fondo. I nerazzurri provano a spingere e, al 16’, trovano il primo vero brivido del match. Ingenuità di Biglia in disimpegno, Kongdogbia recupera palla e prova una rasoiata da appena fuori area che colpisce il palo interno.

Nonostante i padroni di casa dimostrino grande intensità i biancocelesti passano in vantaggio. Inserimento perfetto di Felipe Anderson, solo in area, su cross telecomandato di Lulic. Il brasiliano stacca di testa, sorprende Ansaldi e beffa Handanovic che non può arrivarci. La Lazio guadagna campo e sicurezza, non concede spazio in difesa. Al 22’ ancora gli uomini di Inzaghi a rendersi pericolosi. Immobile però spedisce alle stelle, da posizione defilata, l’ennesimo cross con il goniometro di Lulic. Una partita bellissima, giocata con grande intensità da entrambe le parti. L’Inter non demorde e prova a riprendere il filo. Al 32’ però, Immobile si divora il gol del raddoppio. Grave errore di Miranda che lancia inavvertitamente l’avversario che, a tu per tu con Handanovic, spara alto. Inzaghi si dispera in panchina. Ancora di più pochi secondi più tardi quando Felipe Anderson spreca la seconda grande occasione per chiudere il match ipnotizzato dall’estremo difensore nerazzurro che resta in piedi e gli sbarra la porta. L’Inter però non vuole mollare e al 35’ Brozovic suona la carica provando una botta che Marchetti respinge a terra. Nei minuti finali proteste per un contatto Hoedt-Palacio per il quale i nerazzurri reclamano il rigore, Guida però assegna punizione.

SECONDO TEMPO La ripresa si apre con i biancocelesti in avanti con il solito Felipe Anderson. L’accellerazione del brasiliano è fermata però da Miranda in corner. Ed ecco l’ennesima incredibile chance per gli ospiti. Colpo di testa di Hoedt su cui Handanovic respinge corto, arriva Parolo che, da due metri, spedisce altissimo. Al 54’ la svolta del match. Miranda atterra in area Immobile lanciato da Murgia, Guida non ha dubbi e concede il penalty. Rigore per la Lazio ed Inter in dieci per l’espulsione di Miranda. Al 56’ Biglia sul dischetto regala il raddoppio agli uomini di Inzaghi. Quando sembrava fatta per i biancocelesti, con a favore anche l’uomo in più, l’Inter riprende a macinare gioco. La squadra di Pioli dimostra grande carattere. Prova subito Brozovic ma il tiro da fuori finisce sull’esterno della rete. Al 58’ Pioli decide di giocarsi il terzo cambio inserendo Medel per Ansaldi. L’innesto di Icardi in avvio di ripresa ha caricato gli animi nerazzurri. Al 65’ Felipe Anderson manda fuori un diagonale pericoloso e, sul capovolgimento di fronte Icardi manca il gol di pochissimo. Due minuti più tardi l’argentino si ripete: su cross di Perisic il colpo di testa in tuffo del numero 9 viene deviato in corner. Sugli sviluppi, Kongdogbia calcia malissimo.

L’Inter ci mette il cuore. Nonostante l’uomo in meno, non vuole arrendersi. È un assedio. Prima Murillo si inventa una conclusione da fuori, poi va Perisic ma è impreciso. Inzaghi prova a correre ai ripari inserendo Milinkovic Savic per Anderson e Lukaku per Lulic. Al 76’ poi, Guida pareggia i conti. Icardi è bravissimo a strappare il secondo cartellino giallo per Radu saltandolo sugli esterni. Superiorità numerica annullata e adesso l’Inter ci crede davvero. La Lazio si rintana in difesa a protezione del vantaggio e perde di intensità. Tanto che al minuto 84 i nerazzurri accorciano le distanze con Brozovic. Cross di Perisic sul quale si avventa il croato che, con un pallonetto di testa, batte Marchetti. La ricerca del pareggio è una lotta senza esclusione di colpi per i nerazzurri, davvero impagabili. San Siro, incandescente, sostiene i suoi. Nell’ultimo minuto dei quattro di recupero, anche Handanovic si porta in avanti commettendo fallo sul collega Marchetti. Non c’è però più tempo. La Lazio sbanca San Siro regalandosi la semifinale di Coppa Italia. Inter coriacea si ferma a nove vittorie uscendo a testa alta.

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