A due gironi dal match chiave di domenica sera contro la Roma a San Siro, il tecnico nerazzurro Stefano Pioli ha incontrato i giornalisti per la consueta conferenza stampa della vigilia al Suning Training Centre.

Una gara fondamentale in chiave ambizione europea per l'Inter che potrà, in caso di vittoria, compiere un passo avanti importante e della quale il tecnico ha analizzato i diversi aspetti con la stampa.

E’ indubbiamente una partita importantissima, questo è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo fatto molto per avvicinarci agli avversari, ora dobbiamo e vogliamo insistere per provare a mettere sotto un avversario molto forte. Ci stiamo preparando allo stesso modo che per le altre gare, per dare il massimo con la consapevolezza che se giochiamo da squadra abbiamo le carte in tavola per vincere, anche contro un avversario di livello. Vogliamo prepararci al massimo. Inutile nascondersi, volevamo arrivare bene a questa partita.”

L’importanza della sfida contro la Roma, vero e proprio snodo di stagione, è fuori discussione. Il tecnico non vuole caricare i giocatori di ulteriori pressioni per cercare di affrontare il match consapevoli delle proprie capacità e sulla base dell’ottimo lavoro svolto finora.

Si affronteranno due squadre forti ed in salute. Siamo molto vicini se teniamo conto dei numeri delle prestazioni: baricentro, possesso, conclusioni. In più non c’è molta distanza dei valori in campo. Entrambe proveranno ad esaltare le proprie qualità. Vincerà chi saprà colpire l'avversario nei suoi punti deboli.

Nella gara di andata, persa pur mostrando un buon gioco, i nerazzurri rimasero vittima della trappola tattica di Spalletti, elemento da tener presente per lo scontro di domenica. Anche contro Napoli e Juventus, la sconfitta è arrivata per delle mancanze, giocando alla pari. Nonostante i risultati negli scontri con le grandi non siano a suo favore, e la storia contro la Roma da allenatore sia a suo svantaggio, Pioli non sembra preoccuparsene.

I grandi numeri sono fatti per essere cambiati. Sappiamo che i pericoli possiamo correrli quando la palla è agli avversari e quando l'abbiamo noi. Siamo preparati a questo, sappiamo di dover coprire bene il  campo per garantirci di bloccare le ripartenze della Roma. La nostra ossessione è dare il massimo, quando dai il massimo puoi essere soddisfatto. Siamo chiamati tutti i giorni a dare il massimo. Anche domenica sera conteranno i dettagli, su quelli vogliamo incidere. A Napoli è mancato l'approccio, a Torino un particolare ci ha fatto perdere. Ma siamo stati all'altezza.”

Il lavoro svolto dal tecnico ex Lazio ha contribuito a risollevare la squadra e a dotarla di un’identità ed un carattere ben definiti, nonostante abbia preso posto sulla panchina nerazzurra a campionato iniziato. Vicino alla Roma negli anni passati, Pioli dimostra un approccio sicuro volto al futuro.

"Prima che arrivasse Luis Enrique ho incontrato due volte Sabatini. Fu un casting anche quello, per fortuna è andato bene quello che contava. Non penso a cosa sarebbe accaduto se fossi arrivato prima, non c'è la controprova. Conta quello che stiamo facendo, ma conta soprattutto quello che faremo da domani in poi Per approccio non mi guardo mai alle spalle, i numeri mi interessano poco. L’importante è rimanere concentrati sul nostro lavoro e dare il massimo per cambiare questi numeri a nostro vantaggio.”

Qualche dubbio di formazione per Pioli vista l’assenza di Miranda in difesa.

 “Il valore di Miranda è chiaro ma ho le alternative giuste per mettere in campo una fase difensiva efficace. Chiaro che gli avversari hanno tante altre soluzioni. Ma vale per entrambe le squadre, conterà la voglia".

Discorso diverso per il settore offensivo dove il tecnico ha spesso utilizzato diverse soluzioni inserendo Eder al fianco della coppia Icardi-Palacio.​

"Contro il Genoa c'erano Icardi, Palacio ed Eder dall'inizio. Non credo che la fase offensiva dipenda dal numero degli attaccanti, quanto dalla voglia di fare la partita. Poi vedremo con quanti offensivi giocheremo, conteranno gli equilibri, bisogna attaccare le zone del campo più pericolose. Dovremo essere più forti nei duelli individuali.”

Ultimo aspetto da considerare, la condizione di Brozovic.

Il giocatore si è allenato sia ieri che oggi con la squadra, sta facendo di tutto per recuperare. Se nelle ultime due sedute si allenerà sarà disponibile.”

Le scelte arbitrali, spesso al centro dei dibattiti post-match, potrebbero influenzare l’andamento della partita. Il tecnico Pioli non sembra dargli troppo peso.

Alla fine dell'anno si dice che gli errori si bilanciano. Non lo so, credo che dobbiamo rimanere concentrati sulle nostre prestazioni. Quando diamo il massimo ci siamo con la testa e con la qualità. Se mi fai il raffronto di 12 rigori contro 2, la differenza è notevole e può pesare.”

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