Spalletti, quindi. L'ipotesi più concreta, fin dalle prime battute, fin dall'esonero di Stefano Pioli. Difficile smuovere Conte e Simeone, alla guida di top club affermati, attratti dalla principale competizione europea, forti di progetti fondati su solide basi. L'Inter, da rifondare, può proporre storia e denaro, poco più. Terreno fertile per il verace Spalletti, tecnico di personalità, pronto a ripartire in Italia dopo il ciclo romano. Resta la giornata di Totti, resta un secondo posto da blindare.

Ultimi battiti in salsa capitale, ma all'orizzonte prende forma la sua Inter. Voci, propositi, nulla di concreto, non può essere altrimenti a stagione in corso. Ivan Perisic è a un passo dall'addio. Non certo il peggiore nella disastrosa stagione milanese, è però l'uomo con più mercato. Sirene inglesi, Chelsea e United, milioni dalla Francia, Psg per la precisione, scenario perfetto per un'asta proficua per le casse nerazzurre. Vendere un big, non in grado però di guidare la squadra, per risolvere la questione fair play finanziario e riversare poi sul mercato le ingenti risorse cinesi. 

Spalletti punta il suo recente passato, chiede Nainggolan, da tempo nel mirino dell'Inter. Centrocampista completo, interditore trasformato in trequartista, decisivo, con potenza e precisione, proprio alla scala del calcio, nel confronto diretto. Un crack in grado di mutare la titubante trincea mediana attualmente a disposizione. Nainggolan e in seconda battuta Strootman, rigenerato dopo anni difficili a livello fisico. Esperienza ed equilibrio, senso del gioco. Risale, poi, Tolisso, giovane, in ascesa, 22 anni, di proprietà del Lione. Valutazione alta, ma è prospetto di primo piano, come dimostra l'interesse della Juventus.

Dalla mediana, un passo indietro. Non migliora lo scenario, Murillo, incerto anche con la Lazio, ha estimatori in Premier, Ranocchia, dalla citata Premier, è di ritorno. Difficile permanenza, da valutare Andreolli e Miranda, Medel la certezza, in un comparto destinato a mutar forma. Roma, nuovamente. Manolas spicca su Rudiger, il greco è l'elemento in grado di dare una sterzata fisica, rapido e potente, ben conosce l'Italia, come il tedesco, più incline, però, alla sbavatura. Sull'esterno, sfumato Rodriguez, destinato al Milan, ecco Emerson, rivelazione della stagione corrente. Esterni, alti in questo caso. Lemar, genietto del Monaco delle meraviglie. Per la Gds, nome da non sottovalutare nell'opera di potenziamento nerazzurra. 

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Johnathan Scaffardi
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