La Juventus per la seconda volta in stagione torna all'Olimpico di Roma per affrontare la Lazio, ma stavolta non ci sono in palio solamente tre punti, bensì una qualificaizone alla semifinale di Coppa Italia. Non è tutto, perchè questo è anche il rematch della finale dello scorso anno, che ha portato uno dei tre trofei vinti dalla Juve nel 2015. Insomma, è una sfida importante e difficile, riassumento in brevissimo le parole di Massimiliano Allegri, che oggi ha parlato, come ogni vigilia, in conferenza stampa.

Ovviamente, ampio discorso riguardo gli eventuali cambi in corso, scelte e quant'altro. Il tecnico non si sbilancia affatto e non porta particolari indicazioni: "La presenza di Hernanes esclude quella di Marchisio, per principio. Su Bonucci e Chiellini vedrò oggi dopo allenamento. Non parlerei di turnover, ho una rosa equilibrata sotto l'aspetto tecnico e stanno bene tutti, domani a Roma giocherà una formazione importante, dovrò vedere l'allenamento di oggi. Barzagli giovedì rientra in gruppo, sta bene".

Verosimile che in campo torni Pogba dopo la panchina con l'Udinese, con Asamoah che ha giocato (molto bene) al suo posto. Un cambio spiegato con semplicità e leggerezza: "Paul ha giocato credo tutte le partite da qui all'inizio, se ne salta una credo non succeda niente... Non vedo la problematica, è stato sostituito degnamente e molto bene da Asamoah che sta bene col ginocchio e domani sarà a completa disposizione".

Quando  cambio il 50% della squadra ci può essere qualche difficoltà - continua il tecnico a proposito delle rotazioni - ma per ora non ha dato segni di debolezza ed è capitato più volte, e quando questo succede è un risultato importante come lavoro di tutto il team, bisogna aver fiducia in tutti. Per mantenere alta l'intensità della partita non c'è altra soluzione".

Dubbi ovviamente anche in attacco, con un nome che però, per vari motivi, balza più all'occhio di altri: "Morata può e deve fare di più, non si deve fare ossessionare perchè capita di passare mesi senza segnare. Ha fatto due gol importanti in Champions, ma siccome ha qualità serve poco per sbloccarsi. Domani dovrò valutare chi far giocare, le due punte che andranno in campo domani saranno sicuramente all'altezza della situazione".

I bianconeri disputano la competizione da campioni in carica e certamente vogliono riprovare ad arrivare fino in fondo, spiega Allegri: "La Coppa Italia è un obiettivo per la Juventus. Sulla formula è normale che giocar le partite secche non è un vantaggio, anche a seconda del numerino del sorteggio. E' un valore, come lo era l'anno scorso quando abbiam vinto dopo 20 anni. Vincere un trofeo non è mai semplice, a casa bisogna portare sempre qualcosa".

Di certo la competizione sta regalando una sorpresa chiamata Alessandria, approtata in semifinale dopo aver battuto in trasferta Palermo, Genoa e Spezia. E ora c'è il Milan in semifinale ad attenderla. "Per vincere le partite bisogna essere sempre concentrati, al pari dell'avversario - dice il tecnico riguardo alla società di Lega Pro - Faccio i miei complimenti, non è facile eliminare squadre di A e di B. Giocano molto bene e se la sono meritata tutta. In Inghilterra spesso capita che una squadra di terza serie giochi la finale, è questo il bello della Coppa".

Partita di Coppa Italia col campionato sullo sfondo, una serie da continuare e soprattutto la volontà di giocarsela fino in fondo per lo scudetto: "I momenti non sono tutti uguali e non dico sempre le stesse cose, altrimenti divento monotono. In campionato al momento siamo solo rientrati in carreggiata, siamo nei tre obiettivi della stagione, bisogna continuare come sempre a lavorare e non pensare alle 10 partite vinte, ma pensare di partita in partita e cercare di far più punti possibili e servono un tot di vittorie. Le prime cinque squadre possono tutte lottare per la vittoria finale".

"L'importante è che noi all'interno dello spogliatoio non diamo niente per scontato - è il diktat di Allegri - e i nostri obiettivi sono ben chiari: migliorare tecnica, gioco di squadra, fase difensiva e offensiva. Non bisogna avere un mantenimento ma un miglioramento. Se sappiam fare questo possiamo lottare. Se gli altri saranno più bravi, gli stringeremo la mano".

Stamattina è stato ufficializzato l'acquisto di Mandragora, un rinforzo per il futuro da valorizzare di cui Allegri parla molto bene: "Mandragora è un ragazzo giovane, sta facendo bene a Pescara ma ha qualità e molti margini di miglioramento, la società sta cercando tanti giovani per assicurarsi un futuro importante ed è normale e giusto che sia così". Lapidario invece su Zaza: "Non va via e rimane alla Juventus". 

Ultima battuta sui giovani: la Juve non solo li compra, ma anche li cresce, tanto che Allegri loda il lavoro del settore giovanile. "Con la prima squadra spesso vengono dei ragazzi perchè Grosso sta facendo un ottimo lavoro e la primavera ha dei giocatori di qualità. Quando si riescono a portare giocatori dal settore giovanile alla squadra è un buon segno che anche la società ha lavorato bene".

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]