La Juventus supera a pieni voti l'esame derby e sconfigge nettamente i cugini con un bel 3-1. La squadra di Allegri conquista un'altra vittoria importante dopo quella con l'Atalanta e non ha intenzione di mollare il primo posto in classifica. Intanto il club bianconero si gode i 7 punti di vantaggio su Roma e Milan, le quali questa sera si affronteranno a viso aperto all'Olimpico. Il Torino, dal canto suo, ha giocato una buona partita nonostante il risultato mettendo più volte in difficoltà il reparto arretrato dei cugini.

​Il derby della Mole ​è stato sempre sentito in quel di Torino, soprattutto negli anni migliori della squadra granata. Negli ultimi anni, la rivalità tra le due squadre è stata meno accesa anche a causa degli anni in B del Toro che non gli hanno permesso di affrontare gli eterni rivali a strisce bianche e nere. Quest'anno, però, entrambe le tifoserie attendevano con ansia questa partita che finalmente sembra essere tornata agli splendori di un tempo. I tifosi torinesi quest'anno ci speravano nel battere la Juve e avevano fiducia nel sergente di ferro che la scorsa estate si è presentato sulla panchina granata. Quel sergente, al secolo Sinisa Mihajlovic, che sta trascinando la sua squadra nelle parti alte della classifica avvalendosi dei suoi soldati più valorosi: trattasi dei tre tenori Andrea Belotti, Iago Falqué e Adem Ljajic. Proprio questi ultimi sono stati gli interpreti nel 4-3-3 dei padroni di casa, oltre ai talentuosi Benassi e Baselli a centrocampo insieme all'ex napoletano Valdifiori.

Modulo speculare per la Juve: Allegri decide di non schierare Dybala dall'inizio e affida l'attacco ai due bomber Higuain e Mandzukic oltre alla scheggia colombiana Cuadrado. A centrocampo Pjanic non viene schierato per precauzione e si dà spazio a Sturaro, proveniente da una buona gara contro la Dinamo Zagabria. Infine la difesa a quattro juventina vede Rugani e Chiellini come centrali e Alex Sandro e Lichtsteiner come laterali.

Gli ospiti iniziano bene la gara ed impongono la propria supremazia territoriale fin dai primi minuti: il Torino si mette in evidenza solo con qualche sprazzo su contropiede. Mandzukic prova ad impensierire la difesa avversaria: viene priva servito con qualche spunto dagli esterni che non riesce a concludere e poi con un tiro che finisce addosso ad Hart. Al 16', però, arriva la beffa: il Torino passa in vantaggio con il solito Belotti che di testa batte Buffon su cross di Baselli.

La Juve, però, non si arrende e continua a pressare finché al 26' non trova la rete del pareggio: Cuadrado fa una delle sue caratteristiche giocate in velocità la quale mette in difficoltà la difesa granata ed effettua un passaggio a Mandzukic; il croato serve di tacco Higuain che con freddezza insacca per l'1-1. Per il gol del pareggio le Zebre​ hanno portato a termine un vero e proprio contropiede fulmineo che ha colto impreparati i difensori avversari. Per il resto della frazione non vengono create delle grandi occasioni da rete: i giocatori della Vecchia Signora ​cercano di amministrare il gioco, preoccupati più di contenere le avanzate dei granata che di cercare di metterli in difficoltà.

Nel secondo tempo i campioni d'Italia continuano l'intensità in fase di possesso ma non riescono a creare pericoli ai cugini. L'entrata in campo di Lemina al posto di Sturaro diventa una nota positiva per il Toro poiché il centrocampista gabonese non riesce ad entrare nei ritmi della partita, commettendo degli errori che hanno permesso ai padroni di casa di farsi sotto. Per una decina di minuti i giocatori di Mihajlovic cominciano una fase di pressing che costringe i bianconeri a chiudersi nella propria metà campo e a soffrire l'arrembaggio granata.

Gli errori di Lemina fanno sì che la Juve non riesca a costruire il gioco e permette al Torino di recuperare palloni importanti e creare giocate in contropiede. In questi minuti Falqué e Ljajic sono i protagonisti assoluti con grande incursioni nell'area juventina che creano dei grattacapi per i difensori: il serbo, in particolare, effettua un tiro a giro al 72' che va di pochissimo a lato. Negli ultimi venti minuti di gioco entrano in campo Dybala e Pjanic (che rileva un ottimo Cuadrado) i quali risollevano le sorti della gara. Dopo l'arrembaggio torinese, la Juve si affida alle giocate della Joya che aggiungono l'elemento sorpresa nelle offensive bianconere. Il Torino soffre le nuove avanzate dei giocatori juventini e all'82' subiscono la seconda rete di Higuain che, imbeccato da un lancio di Chiellini, con grande fisicità si libera della marcatura di Barreca e trafigge Hart con un tiro potente.

I giocatori del Toro non ci credono più e cadono vittime della superiorità tecnica dei cugini juventini, i quali in pieno recupero trovano anche il terzo gol con Pjanic. Dybala effettua una grande giocata che manda in bambola i difensori granata e filtra il pallone verso il Pipita​ che si trova di fronte uno strepitoso Hart; la Joya​ serve il bosniaco che trova di nuovo la pronta risposta dell'estremo difensore inglese il quale non può nulla sulla ribattuta di Miralem. Nell'ultima parte di gara si può notare la grande intesa della coppia argentina Higuain-Dybala, vista già nelle prime uscite stagionali: i due attaccanti quando giocano insieme riescono ad effettuare grandi giocate e costituiscono sempre il pericolo delle difese avversarie. L'inventiva dell'ex Palermo unita alla capacità del ​Pipita ​di sapersi muovere anche senza palla sono un mix esplosivo che può far sognare i tifosi juventini.

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