La sua Juventus sta assumendo una fisionomia nuova, sempre più delineata verso il 4-3-1-2, ma Massimiliano Allegri non vuol certo fermarsi qui. Dopo aver raggiunto i primi due obiettivi parziali della prima metà di stagione - la qualificazione agli ottavi di Champions e il mantenimento del primato in Serie A - domani c'è in palio il terzo, la Supercoppa Italiana. Da Doha, in conferenza stampa, il tecnico avverte però i suoi: "Il rischio per noi è affrontare questa partita con un pizzico di presunzione, ma questo non deve accadere. Non abbiamo possibilità di rivincità, bisognerà giocare una partita giusta".

Tra i vari ingredienti da mettere in campo, secondo il tecnico, ce n'è uno più imprescindibile degli altri: "L'umiltà è la cosa fondamentale, il rispetto degli avversari porta a fare delle prestazioni migliori e al di sopra delle proprie possibilità. Tutti dovranno essere in discussione, ogni partita vinta rimane nella storia e quella che viene è sempre da vincere".

Sarà anche una sorta di rivincita per la Juventus, sconfitta a San Siro 1-0 da un gol di Locatelli solo due mesi fa: "A Milano abbiamo commesso un errore in fase difensiva - spiega Allegri, facendo un parallelismo tra le due sfide - domani saranno decisivi gli episodi, sarà una partita simile a quella di campionato". "Nelle partite secche può succedere di tutto, e la partita prima delle feste natalizie è sempre più difficile da preparare, come la prima dopo una pausa", aggiunge.

Tanti complimenti invece per l'avversario, un Milan in netta crescita e ben sopra le aspettative, sfruttando anche, se non soprattutto, la linea verde: "Sta facendo grandi cose che nessuno si aspettava, Montella fa giocare molto bene le sue squadre. Ha dalla sua la spensieratezza dei giovani italiani".

Un'arma in più a disposizione dei rossoneri, che arrivano alla partita in una condizione fisica e soprattutto psicologica abbastanza diversa dalla Juventus. Allegri spiega: "Il Milan è stato un po' deresponsabilizzato, perchè tutti ci danno favoriti. Anche la vicenda del ritardo aereo ha contribuito, anche se il giorno in più di lavoro non è un vantaggio per noi, ma troveremo una squadra ancora più arrabbiata vogliosa di vincere un trofeo per loro importante visto che sono in astinenza da tempo. Juve-Milan è una partita dove i valori delle squadre vengono annullati, lo dimostra la storia".

Sul capitolo formazione il tecnico si mostra invece più criptico, lasciando anche spazio a suggestioni, con un occhio di riguardo anche all'eventualità dei supplementari: "Lichtsteiner e Pjanic venivano da piccoli acciacchi, in questo momento sono migliorati. Entro domani mattina deciderò quale formazione schierare, anche in vista dei 120 minuti. Su Dybala devo decidere, può giocare anche con Higuain e Mandzukic, se non gioca Pjanic. Ma può giocare anche Cuadrado...".

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]