Gonzalo Higuain è tornato: ha scalato posizioni nella classifica dei cannonieri della Serie A e ha raggiunto Icardi e Dzeko a quota 15 reti. Come disse Alessandro Del Piero ai microfoni di Sky Sport nel momento in cui le critiche piovevano sull'argentino, Gonzalo non è venuto alla Juventus per fare 36 gol ma per aiutarla a vincere e sta ricompensando la fiducia della società, che l'ha acquistato per la modica cifra di 90 milioni di euro, a suon di gol e sacrificio. Erano ormai anni che non compariva il nome di un giocatore bianconero nella posizione numero uno della classifica marcatori, l'ultimo è stato proprio Alessandro Del Piero. Ieri Gonzalo è stato impegnato a Milano con la Nike Academy nel ruolo di allenatore di alcuni ragazzi.

"Non è una partita speciale o diversa dalle altre, ma sì, ci giochiamo un pezzo di scudetto. Affrontiamo una squadra da rispettare, ma noi dobbiamo continuare su questa strada, e contiamo di allungare la striscia vincente in casa. Icardi? Non ho ancora giocato insieme a lui in nazionale, ma non sarà un confronto tra me e Mauro" dice ai microfoni della Gazzetta dello Sport facendo riferimento alla gara di domenica con l'Inter, una squadra ritrovata con l'arrivo di mister Pioli che può contare su un organico dai nomi molto importanti.

Due parole sulla mancata stretta di mano tra Dybala e Massimiliano Allegri al momento della sostituzione dell'argentino: "Paulo deve stare tranquillo, lui sa di essere importante per questa squadra, ma l'episodio è già rientrato, sono cose che succedono". Sfata inoltre il tabù Mandzukic. A chi quest'estate diceva che l'arrivo di Higuain avrebbe dato vita al malumore del croato e dell'ambiente bianconero, il Pipita risponde così: "Lo ha detto anche Allegri, che lui da giovane giocava così all'ala. E' un esempio vedere come si sacrifica e come rende. Tutta la squadra è molto felice di quello che sta facendo". In fondo è impossibile essere tristi se hai un giocatore che si fa in tre per la squadra.

"Ho già detto in passato che la Juve ha la qualità per vincere con qualunque modulo. Io sono felice qui, provo a imparare dai consigli che mi danno, in primis il tecnico, ma anche i compagni, con cui l'intesa cresce. Poi dipende da chi scende in campo dimostrare che si può giocare così, con questo assetto offensivo. Qua ti insegnano sempre a pensare solo a vincere, vincere, vincere. E' quello che conta ed è il motivo per cui sono venuto qui". Il rapporto Higuain-Juventus ha solo 6 mesi di vita, ma l'argentino è subito entrato pienamente nell'ottica del club: vincere è l'unica cosa che conta, e lui è a disposizione della squadra per aiutarla a migliorare e a migliorarsi.

Spende anche alcune parole sul suo passato azzurro con la maglia del Napoli, con cui ha raggiunto quota 36 gol nella passata stagione:"Sarri ha ricominciato a parlare con me? Con Maurizio c’è affetto, per me è un po’ come un papà - conferma Gonzalo -. Lui sa che le cose restano, a Napoli ho passato un periodo bellissimo. Alla Juve, ora, con Allegri c’è un rapporto di grande rispetto, ci conosciamo da soli 6 mesi ma va tutto benissimo. Col Napoli ci saranno due incontri, io sono sempre tranquillo, perché se sei nervoso è peggio".

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