Il tanto agognato Marzo è arrivato, per la Juventus. Massimiliano Allegri entra nel mese decisivo della stagione, con la propria squadra nelle migliori condizioni possibili; tutti a disposizione per la trasferta sul campo dell'Udinese, valida per la 27esima giornata di Serie A. Complice lo scontro diretto tra Roma e Napoli, il tecnico può pensare di allungare, ma è conscio delle difficoltà che riserva la partita del Friuli. Insidie spiegate anche nella conferenza stampa di rito della vigilia.

"L'anno scorso, vincendo a Udine (0-4, ndr), rientrammo in zona Champions, quest'anno è differente: è una partita che ci può dare uno slancio per il futuro. L'Udinese è una squadra fisica e viene da tre sconfitte consecutive, nel momento di difficoltà riesce sempre a fare una partita importante. Il pericolo è dietro l'angolo ed i ragazzi lo sanno, bisogna mantenere le antenne rizzate".

La rosa ampia permette di variare diversi uomini partita dopo partita: non sarà da meno l'undici di domani, anche se il tecnico non si scuce e parte dalle certezze: l'attacco. Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain. "Abbiamo un periodo molto intenso, ma veniamo da quattro giorni di recupero. Ci saranno un po' di rientri. Davanti giocano gli stessi, il resto vediamo".

Potrebbe esserci spazio per Marchisio, così come per Benatia dietro (in dubbio con Chiellini, stando alle parole del tecnico). "Nell'ultimo mese hanno giocato praticamente tutti, ottenendo sempre gli stessi risultati", afferma Allegri.

L'ampiezza della rosa e la qualità della stessa sono anche le chiavi dei miglioramenti della Juventus, dall'inizio della stagione ad oggi. L'argomento è caro all'allenatore bianconero, che, sempre in chiave "importanza di marzo", spiega: "Per me gli obiettivi sono i risultati della squadra e i miglioramenti dei singoli. Ho uno staff in grado di farli migliorare. Più i giocatori riescono a fare gesti tecnici di livello, più la squadra gioca bene. Tanti sono migliorati, ora stiamo giocando così perché caratteristiche e disponibilità dei giocatori lo permettono. La differenza la fa però sempre l'atteggiamento, normale che più i giocatori sono bravi e più la squadra gioca bene".

Tasti spinosi, infine, riguardo soprattutto le polemiche che han seguito Juve-Napoli di Coppa Italia. "A me non dà noia niente. Mi fa sorridere che si parli sempre degli episodi contro e mai quelli a favore, bisognerebbe avere una reazione diversa. Una partita non può dipendere da un episodio, salvo che sia clamoroso", afferma Allegri, che torna poi anche sul suo futuro, sviando le voci e ponendo l'attenzione alla priorità, cioè al campo: "Al popolo juventino interessa che la squadra arrivi in fondo e vinca quel che c'è da vincere. Poi quando ci sarà da incontrarsi con la società, ne parleremo".

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]