Ha dimostrato grandissima freddezza e concentrazione nella battuta del calcio di rigore a tempo scaduto in una classica, contro un portiere di 196 centimetri e che già aveva parato un suo tiro dal dischetto, nella finale di Supercoppa Italiana a Doha. Paulo Dybala si è già consacrato in Serie A con la maglia della Juventus, ma ora c’è bisogno di un cambio di marcia anche in Champions League: finora sono solo 2 le reti realizzate in 12 partite nella massima competizione europea e martedì sera contro il Porto, l’occasione di mettersi in mostra in un match in cui i bianconeri partono favoriti, grazie allo 0-2 del Do Dragao, ma le recenti rimonte – Barcellona in primis – dimostrano che bisogna essere concentrati fino alla fine.

Al quotidiano portoghese O Jogo, la Joya juventina parla della gara contro gli uomini di Nuno Espirito Santo: “Il successo di Oporto ci dà una certa tranquillità perché abbiamo un buon vantaggio, ma la verità è che il Porto ha una buona squadra e, all'andata, ci ha reso la vita difficile finché non abbiamo segnato”.

I goal di Pjaca e Dani Alves nello stadio di casa dei dragoni sono fondamentali nel computo totale, come spiega lo stesso numero 21: “I gol in trasferta saranno la chiave della doppia sfida, per cui dovremo stare molto attenti dietro. Soares è un avversario molto forte, nella gara di andata ci ha causato qualche mal di testa. Per qualificarci dovremo stare molto attenti”.

A difendere la porta avversaria ci sarà il leggendario Iker Casillas: “Ovviamente mi piacerebbe fargli gol. D'altronde, il mio mestiere è segnare e farlo a un portiere come lui sarebbe speciale”. Con un messaggio per l’ex Real Madrid: “Se legge questa intervista, mi porti la sua maglietta, o almeno i guantoni”.

Ad impedire al Porto di segnare ci sarà invece il capitano Gigi Buffon, grande amico di Casillas: “Allenarsi tutti i giorni con Buffon è un'esperienza incredibile, difficile da spiegare. La sua influenza su di noi è importante”.

Chiusura dedicata al sogno Triplete: “Sogniamo di vincere la Champions League, ma dovremo passare per diverse trappole: il Porto è la prossima”.

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