La Juventus vince pure questa, e se possibile, si avvicina ancor più alla storica conquista del sesto scudetto consecutivo. Rivali che devono recuperare una gara, ma che ora distano veramente un’eternità: 9 punti la Roma, 13 il Napoli. Sedicesima vittoria su sedici in campionato allo Juventus Stadium, stavolta contro il Chievo, che l’hanno scorso riuscì nell’impresa di pareggiare per 1-1 (reti di Hetemaj e Dybala), e che con questa prevedibile resa incasella la terza sconfitta consecutiva in campionato. Risulta decisiva la doppietta di Gonzalo Higuaìn, 21 reti in Serie A in stagione.

Le formazioni

Allegri non cede troppo alla tentazione del turnover, che poteva convincere l’allenatore livornese a preservare elementi importanti per la gara di settimana prossima con il Barcellona, e schiera sul peculiare 4-2-3-1, davanti a Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Rugani, ed Asamoah; coppia mediale formata da Marchisio-Khedira, alle spalle dei tre sulla trequarti, vale a dire Cuadrado, Dybala e Stefano Sturano, i quali fungono da collante con l’unica punta Gonzalo Higuaìn.

Maran e il suo Chievo invece non tradiscono le previsioni: 4-3-1-2 con Seculin tra i pali, Cacciatore, Spolli, Cesar, e Gobbi a comporre la linea difensiva; rombo di centrocampo con vertice basso Radovanovic, Castro ed Hetemaj mezzeali e Birsa sulla trequarti ad inventare per Pellissier e Meggiorini.

La partita

Juventus insolitamente macchinosa, placida ed orizzontale nel primo tratto di gara, caratterizzato da una miriade di passaggi riusciti (sopra il 90% nel primo tempo), proprio perché comodi da ricevere, ma che per la maggior parte non portano particolari vantaggi sull’avversaria. Chievo che risponde al possesso bianconero con la solita, matura compattezza del blocco centro-difensivo, che concede il primo tiro alla Juventus al 17’ con Khedira (destro potente ma centrale, pronto Seculin), che 2 minuti più tardi ci prova nuovamente con Dybala, ma ancora Seculin risponde presente. L’argentino classe 1993 comincia da questo momento ad alzare i giri del proprio motore, ad entrare in partita. E con lui, cresce anche la Vecchia Signora, che trova il gol del vantaggio al 23’ minuto con il ventesimo centro in campionato di Gonzalo Higuaìn, servito da un preciso pallone del connazionale Dybala, che dopo aver saltato Rdovanovic galleggiando sulla linea di fondo, trova il compagno che insacca con un destro mortifero all’angolino.

Tandem argentino, ancora una volta decisivo allo Juventus Stadium | [email protected]

Juve che quindi sblocca la partita nella prima mezzora, come spesso capitato in stagione, e che quindi ha il vantaggio di poter amministrare nella miglior maniera possibile l’ora restante. Il primo tempo si chiude con questo risultato, con il Chievo che non trova lo spazio per impegnare Buffon. Ad avvalorare il match di Torino c’è senz’altro l’estro di Dybala, che con una serie di giocate altamente estetiche, numeri, palleggi e tunnel, intrattiene e fa infiammare lo Juventus Stadium sino al duplice fischio di Fabbri, che sentenzia il parziale sull’1-0.

Inizio ripresa che francamente lascia basiti, perché è il Chievo ad essere più intraprendente e a contestare la supremazia del possesso palla  alla Juventus (addirittura nel primo quarto d’ora gli scambi tra i giocatori del Chievo sono addirittura superiori a quelli tra i bianconeri: 71 contro 67). Due squilli alla porta di Buffon, da parte di Pellissier e Meggiorini, rispettivamente al 48’ e 52’, fanno drizzare le antenne ai Campioni d’Italia, che vanno vicini al raddoppio al 73’ con un mancino dal limite dell’incontenibile Dybala (non senza aver rischiato su un colpo di testa precedente del neo entrato Inglese) e con una colossale occasione capitata sempre sul sinistro del numero 9 Higuaìn, che da 2 passi si divora il gol che avrebbe archiviato la pratica Chievo. Pratica che viene definitivamente chiusa all'83' minuto, proprio da chi aveva cominciato l'opera: Gonzalo Higuaìn, che raccoglie l'ottimo assist di Lichtsteiner e dopo un controllo che manda fuori tempo Seculin, appoggia in rete per il ventunesimo gol stagionale, e per questi 3 punti di importanza capitale.

21 in campionato | [email protected]
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Elia Faggion
Elia, 20 anni. Radiocronista in erba. Conducente di una attività agricola familiare e frequentante del Piccolo Gruppo di Michele Plastino, coltivo il sogno di diventare giornalista sportivo a tempo pieno. email: [email protected]