Hanno tanti punti in comune: entrambi sono sudamericani, figli d’arte e con un passato da compagni di squadra al River Plate, ma soprattutto incarnano perfettamente la figura del classico numero 9. La sfida tra Juventus e Monaco mette di fronte Gonzalo Gerardo Higuaìn e Radamel Falcao Garcia, El Pipita contro El Tigre. 287 goal l’uno, distribuiti fra River Plate, Real Madrid, Napoli e Juventus, 259 l’altro, messi a segno con le maglie di Lanceros, River Plate, Porto, Atletico Madrid, Manchester United Chelsea e Monaco.

I Primi Anni

Tanti i punti in comune si diceva: Gonzalo è figlio di Jorge Higuaìn, di ruolo difensore, uno di quei calciatori con un passato sia al Boca Juniors che al River Plate, detto El Pipa, da cui deriva il soprannome Pipita, mentre il padre di Radamel è Radamel Enrique Garcia, anche lui difensore, colonna del Santa Fè e dell’Uniòn Magdalena; il debutto nel calcio che conta arriva con la stessa maglia, quella dei Millionarios – da ricordare per entrambi una doppietta: per Falcao quella all’Independiente, all’esordio assoluto, per Higuaìn quella nel Superclàsico contro il Boca l’8 ottobre 2006, a 19 anni non ancora compiuti, al Monumental. Poi, l'approdo in Europa nella penisola iberica: l’argentino viene acquistato da Real Madrid nel gennaio 2007, il colombiano si trasferisce al Porto nell’estate 2009.

Higuaìn e Falcao si allenano insieme con il River Plate, www.twitter.com
Higuaìn e Falcao si allenano insieme con il River Plate, www.twitter.com

In Europa

E' proprio nel Vecchio Continente che le doti da bomber dei due esplodono: Higuaìn segna 121 goal in 6 anni e mezzo con la maglia dei Blancos, dovendo lottare per un posto in squadra con Karim Benzema; Falcao ne mette a segno 72 in due stagioni con i Dragoes. Non mancano nemmeno le soddisfazioni a livello di trofei, perché il Pipita vince tre volte la Liga, due Supercoppe di Spagna ed una Copa del Rey, il Tigre un campionato portoghese, due Coppe di Portogallo, tre Supercoppe portoghesi e l’Europa League nel 2011, in cui segna 17 reti e stabilisce il record di segnature in una sola edizione. Poi il colombiano nel 2011 raggiunge l’ex compagno a Madrid, ma accasandosi all’Atletico con cui vince una Copa del Rey - in finale contro il Real - un’altra Europa League e la Supercoppa Europea nel 2012 – tripletta nel successo per 4-1 sul Chelsea al Louis II.

Falcao con l'Europa League vinta col Porto, www.franskfotball.com
Falcao con l'Europa League vinta col Porto, www.franskfotball.com

Montecarlo diventa la casa di Falcao nel 2013, prelevato per 60 milioni dal Monaco, ma qui l’attaccante, nel gennaio 2014, subisce il gravissimo infortunio al ginocchio che lo costringerà a restare fuori dal campo a lungo ed anche al rientro sembra che la sua carriera possa essere avviata verso la conclusione: i due prestiti in Premier League a Manchester United e Chelsea non rigenerano per nulla il colombiano, che dunque torna nel Principato, forse rassegnato ad un ruolo da comprimario. Invece la cura Jardim si rivela efficace, tanto che la sua media goal torna ad essere mostruosa come ai tempi di Oporto e Madrid, ed aiuta il Monaco a comandare la classifica in Ligue 1, oltre che a guidarla in Champions League fino al raggiungimento di questa semifinale contro la Juventus.

Intanto Higuaìn, nell’estate 2014, si è trasferito al Napoli, dove in 3 anni segna 91 reti, conquista una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana ed ottiene il record di marcature in un singolo campionato di Serie A, 36 in 35 partite, superando il primato di Gunnar Nordhal. L’estate scorsa passa alla Juventus, che paga la clausola inserita nel suo contratto di 90 milioni di euro, causando le ire del popolo napoletano; per il Pipita però la stagione è molto positiva: molto vicino a conquistare il suo primo Scudetto, è in finale di Coppa Italia e sfiderà il Monaco nella semifinale di Champions League.

Il goal numero 36 con il Napoli di Higuaìn, www.thesun.co.uk
Il goal numero 36 con il Napoli di Higuaìn, www.thesun.co.uk

La Sfida

Numeri simili, carriere quasi parallele ed anche caratteristiche tecniche assai vicine: entrambi fisici, molto bravi con ambedue i piedi ed un senso del goal poco comuni. Rappresentano il finalizzatore ideale per qualsiasi squadra, il bomber a cui i compagni affidano l’ultimo passaggio sapendo che molto probabilmente il pallone finirà nel sacco. In questa stagione sono 29 goal in 47 presenze per Higuaìn tra tutte le competizioni – numeri che a Torino non si vedevano dai tempi di David Trezeguet -, 28 in 38 per Falcao, ma c’è un dato che differenzia nettamente i due, ovvero i goal nelle competizioni europee: il Tigre ha lo score impressionante di 45 reti in 50 presenze fra Champions League, Europa League e preliminari, mentre per il Pipita le statistiche dicono 27 in 87, con sole 2 marcature nella fase ad eliminazione diretta nella competizione regina. Alla Juventus però basterà che Higuaìn piazzi il goal al momento giusto e che sia decisivo per raggiungere la finale di Cardiff, quando anche in quella gara, qualora arrivasse il pass, servirà la massima concretezza.

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