Imperativo: vincere. Secondo imperativo: non rischiare. Far coincidere queste due idee non è impossibile, quando si ha una rosa attrezzata come può vantare la Juventus, ma ogni tanto è lecito porsi l'interrogativo sul turnover, sulle ampie rotazioni ideate da Massimiliano Allegri - soprattutto in difesa e in mezzo, potendo cambiar poco in avanti - soprattutto dopo gli ultimi due mezzi passi falsi contro Torino e Roma. Anzitutto è giusto sottolineare che, dal ritorno della Champions League a marzo, e poi più intensamente ad aprile, il tecnico ha cambiato ripetutamente volto alla sua retroguardia e talvolta al centrocampo, lasciando anche a riposo qualcuno in attacco, ma i risultati sono sempre stati positivi.

Turnover sì? - Questa partita è diversa dalle altre, perché è come una finale,ma sulla carta non può non dirsi agevole. Aldilà delle motivazioni di salvezza, dello stato di forma, della determinazione, tra il livello di una finalista di Champions e di una neo-promossa che lotta per una disperata salvezza passa un abisso. Per questa ragione Allegri avrebbe ragione a non rischiare alcuni dei suoi titolari, i quali rispondono ai nomi di Barzagli, Chiellini, Dani Alves, Marchisio e Mandzukic (oltre a Khedira, assente certo). In altri termini, coloro che vanno tenuti in fresco per il tre giugno, per la finale di Champions League.

Rincon in azione contro il Crotone all'andata. | Fonte immagine: Eurosport
Rincon in azione contro il Crotone all'andata. | Fonte immagine: Eurosport

Turnover no? - Lichtsteiner, Asamoah, Rincon e Sturaro, ovvero le alternative che dovrebbero trovare spazio domenica, hanno conseguito nel corso dell'anno un rendimento altalenante, soffrendo le partite contro le meno big, ovvero quelle in cui vien loro richiesto un lavoro maggiore in fase di possesso, non il piatto forte della casa. Con il Crotone la partita sarà proprio su questa lunghezza d'onda: palla ai bianconeri, che cercheranno spazi per bucare, con i calabresi pronti a ripartire. Allegri dovrà puntare sulla tecnica per scardinare la difesa di Nicola, la tecnica degli Alex Sandro e dei Dani Alves, come dei Marchisio.

La gestione - La probabilità di vittoria, già di per sé alta, aumenterebbe se dovesse salire anche il tasso tecnico della Juventus: lo affermano i precedenti contro squadre di questo livello. Questa, però, può essere considerata una finale a tutti gli effetti, una finale da vincere per chiudere coi festeggiamenti, per andare a passeggiare a Bologna con la testa già a Cardiff. Probabilmente la scelta ricadrà sul turnover, sulle rotazioni, per non forzare nessuno ed evitare complicazioni. In ogni caso, i bianconeri possono stare tranquilli per due ragioni: le riserve hanno dimostrato di poter essere all'altezza in diverse gare, e soprattutto Allegri ha raramente sbagliato la gestione delle energie e delle risorse. Parla il curriculum.

Gli uomini - In ogni caso, il tecnico avrà a disposizione quattro elementi che, per avere la meglio del Crotone, possono bastare e avanzare: rientrerà infatti Pjanic in mezzo dopo la squalifica di Coppa Italia, mentre davanti Dybala e Higuain saranno titolari certi, così come Cuadrado a destra. Pronti al rientro da titolari anche Buffon in porta e Benatia in difesa. Giusto per ricordare che la qualità, alla Juventus, comunque non manca mai.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]