Terminato il campionato italiano con la vittoria all’ultimo secondo a Bologna firmata Kean e vinta la Coppa Italia nella finale contro la Lazio, per la Juventus non rimane che la finale di Cardiff del 3 giugno contro il Real Madrid per portare a casa la Coppa dalle Grandi Orecchie e completare il cerchio di quello che potrebbe essere il primo, storico triplete della storia bianconera.

Oggi a Vinovo, in vista della prossima importantissima gara, si è svolto il media day. Vi abbiamo già riportato in mattinata le dichiarazioni di Chiellini e di Allegri; nel pomeriggio, dopo l’allenamento trasmesso pubblicamente su Facebook, è continuata la raffica di dichiarazione arrivate da Torino. Una di queste di un gregario, Sturaro, che ha introdotto così la finalissima: “E’ una settimana importantissima, l’ultima. Oggi abbiamo iniziato ad allenarci e sicuramente arriveremo al meglio alla partita. Il mister ci ha abituato tutto l’anno a questo tipo di attenzione, giocando ogni tre giorni non è sempre facile. Questo modo di essere e di volerci ci dà tempo e modo di essere concentrati. Sabato spero che la squadra faccia una grande partita, sogniamo questo trofeo e questa serata, faremo il possibile per portarla ai nostri tifosi”.

In seguito ha parlato Cuadrado, colombiano che invece è stato un grande protagonista, che inizia parlando di come lui - come tutto il gruppo dei sudamericani - vive questa partita. Chiellini nella sua conferenza ha detto che sembra che stiano tutti per giocare un amichevole: è una questione di spensieratezza che fa parte di tutti gli ispanici. Inoltre, l'ex Fiorentina parla tatticamente di quello che sarà il confronto fra due compagini di livello mondiale, sperando che qualcosa verrà concesso là dietro dai Blancos, puntando molto sulla retroguardia torinese: "L’allegria ci rappresenta, cerchiamo di viverla come una partita in più, ma sapendo che è grande e importante. Noi siamo così, ci carichiamo con la musica. Sono state tante le partite importanti, dobbiamo combattere fino alla fine: siamo contenti di essere in finale, siamo lì per lottare. Il Real ha tantissimi giocatori sulle fasce che spingono, dobbiamo fare una partita tatticamente bella come sempre, cercando di coprire quelle zone e trovando gli spazi che ci lasciano".

Il colombiano, in un'altra tornata, continua e termina il proprio discorso: "La verità è che sono contento di avere il privilegio di stare in una finale di Champions. Cerchiamo questa settimana di lavorare al meglio per stare al 100% quel giorno. Dovremo essere sicuramente molto attenti, loro nelle partenze sono molto forti. Dobbiamo essere come al solito forti nella parte difensiva, tutti nei compagni, sperare che gli spazi li lascino loro… può essere che li lascino. Per approfittare delle nostre caratteristiche, quando partiamo dalla zona difensiva ordinati possiamo sorprenderli. Dobbiamo essere tranquilli, pensare che una partita in più di tante che abbiamo fatto con qualcosa di speciale e cercare di essere contenti, allegri e sfruttarla”.

In seguito arriva a parlare Barzagli. L'italiano ovviamente dall'alto della sua esperienza analizza ogni aspetto possibile della finale, tatticamente, fisicamente e tecnicamente. L'importante è rimanere concentrati: “La finale è una partita secca, lo sappiamo bene. Ci arrivano le miglior squadre che hanno fatto meglio in tutto il cammino: un club come la Juve è normale abbia fatto tante finali. Cercheremo di migliorare il risultato. Unica eccezione rispetto alle spagnole negli ultimi anni? Vuol dire essere cresciuti tantissimo, essere tornati ad essere un club di primo livello e credo che anche la squadra è cresciuta tanto, anche noi come squadra. Fare due finali in tre anni è importante per tutto il mondo Juve: alla fine conta anche vincere. Sicuramente molta consapevolezza in più quest’anno, data anche dai risultati, abbiamo fatto bene il girone, ottavi di finale giocati bene, vincere una doppia sfida col Barcellona, abbiamo affrontato benissimo la semifinale. E’ stato un percorso molto più importante e molto più netto di due anni fa: questa è la differenza da due anni fa. L’approccio deve essere massimale, siamo due squadre top mondiali. Sappiamo benissimo contro chi giochiamo, dobbiamo andare in campo come abbiamo fatto sempre durante l’anno”.

Meno parole invece per Mario Lemina. Il gabonese parla (in francese) della sua formula per vincere il primo trofeo europeo della sua carriera, puntando sui singoli che si hanno in avanti e conoscendo le individualità avversarie: "E' stato importante vincere il campionato, la Coppa Italia. Hanno tante individualità di altissimo livello, sarà una partita molto tecnica e molto fisica. Sarà difficile fare gioco contro una squadra di qualità come il Real Madrid, poi con Dybala e Higuain è più facile tenere la palla in avanti".

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Gianluigi Sottile
(23/04/2001) Genericamente parlando, ti voglio bene. https://www.facebook.com/gianluigi.sottile.1 https://www.instagram.com/gianluigisubtil/