Tornato suo malgrado anzitempo dall'avventura europea in Polonia, Patrik Schick è tornato a casa per sostenere le visite mediche che precedono l'ormai quasi certa firma del giocatore ceco con la Juventus, che ha ormai ufficializzato l'accordo con la Sampdoria per l'acquisto del giovane attaccante dei blucerchiati. Con tutta probabilità il classe 1996 partirà in ritiro con la sua nuova squadra e i suoi nuovi compagni il 10 Luglio.

Il futuro. Non c'è dubbio che l'esperienza estiva con i vice-campioni d'Europa possa rappresentare un importante fattore di crescita per Schick, quello che però resta da chiarire è quale sarà il suo ruolo nella prossima stagione. Allegri e la società credono tanto in lui, e questo lo si è capito praticamente da subito, ma i bianconeri hanno già dimostrato di saper scegliere sempre il momento giusto per far emergere i propri talenti, sia nella gestione Conte (vedasi l'esplosione e l'evoluzione di Pogba) che in quella Allegri (uno su tutti Paulo Dybala) e quindi anche il nuovo acquisto sarà sicuramente tutelato in modo da poter esplodere ad alti livelli quando sarà il momento.

Certamente non può e non deve ripetersi in alcun modo quanto successo l'anno scorso, quando dopo l'infortunio di Pjaca il mister si è trovato praticamente senza attaccanti di riserva, d'altro canto però Schick ha bisogno di mettere nelle gambe più minuti possibili, cosa che alla Juve più di tanto non potrebbe fare visti i nomi che compongono il reparto offensivo, per cui l'ipotesi prestito non ovviamente è da scartare. C'è da dire però che, anche a fronte di un minutaggio non elevatissimo, rinunciare a un classe '96 già capace di andare in doppia cifra alla prima stagione in Serie A non sarebbe cosa facile. Tutto dipenderà anche dai risultati che il ceco otterrà in ritiro e nelle prime amichevoli precampionato: un rendimento convincente potrebbe convincere ancor di più Allegri e la società a tenersi già da quest'anno il 21enne originario di Praga.

La chiave tattica. Effettivamente se Schick dovesse restare a Torino per tutta la prossima stagione le cose si farebbero interessanti anche sul piano tattico. Giampaolo lo ha spesso utilizzato come punta, accanto a Quagliarella o Muriel, nel suo classico 4-3-1-2, e viene quindi spontaneo pensare a un suo ruolo da vice-Higuain, e in generale alla possibilità di poter avere un altro uomo che possa vestire i panni del finalizzatore facendo tirare il fiato al pipita ogni tanto. Il ragazzo ha le qualità e il fisico (1.86 per 73 kg) per poter svolgere quel ruolo, essendo anche un abile colpitore di testa e risultando molto utile nel gioco di sponda. Ovviamente una delle cose che più di tutte colpiscono è l'abilità con i piedi, la tecnica del ceco è una delle prime cose che sono saltate all'occhio al suo esordio, il suo sinistro è sempre pericoloso e sa puntare e saltare l'uomo.

Anche per questo potrebbe trovare il suo spazio anche tra i 3 della trequarti, in particolare come vice-Dybala, visto che anche la joya quest'anno dovrà necessariamente gestirsi meglio, per evitare che l'intero parco attaccanti arrivi sfinito a fine stagione. Il ceco inoltre, ma più forzatamente, è anche esterno d'attacco, e quindi si inserisce a pieno titolo nella lotta per il posto a destra, proprio mentre Douglas Costa temporegga e Lichtsteiner sembra ormai ai saluti finali. A sinistra ovviamente tutto sembra nella mani del solito Mandzukic, confermatissimo dopo una stagione a dir poco paurosa, ma anche qui Schick potrebbe ben ricoprire un ruolo da degno vice del tuttofare croato. Infine, non ci sarebbero problemi ovviamente quando Allegri deciderà di giocare con il 4-4-2, come accaduto a volte nella scorsa stagione, in quanto è un modulo abbastanza simile al 4-3-1-2 di Giampaolo che lo ha lanciato lo scorso anno.

Un giocatore quindi in grado di ricoprire quasi tutti i ruoli d'attacco, che deve ovviamente guadagnare esperienza e migliorare - soprattutto col piede destro - ma che in questo momento appare uno dei migliori acquisti possibili, soprattutto in prospettiva, per i bianconeri.

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About the author
Francesco Palma
22 anni, laureato in Linguaggi dei media presso l'Università Cattolica di Milano. Aspirante giornalista, appassionato e di musica, calcio, ciclismo, futsal e di sport in generale. Esperto di musica italiana, autore musicale e paroliere.