La strategia di mercato della Juventus prende sempre più forma, soprattutto in entrata e con logiche dirette conseguenze sulle partenze. Il caso forse più spinoso, ma allo stesso tempo intrigante, riguarda il centrocampo, reparto piuttosto affollato sul quale in corso GalFer si stanno facendo diversi ragionamenti. Allegri può per ora contare su quattro elementi certi di conferma come Pjanic, Marchisio, Khedira e Bentancur. Sulla lista della spesa di Marotta c'è però un cerchio rosso sulla voce "centrocampista". I nomi in ballo sono i soliti, da Matuidi a N'Zonzi passando per le idee, come Emre Can. Un nuovo arrivo sbarrerebbe però di fatto la strada ad altri elementi attualmente presenti in rosa con una posizione ancora da stabilire, posto che la via che il tecnico bianconero vuole percorrere sembra quella del 4-2-3-1, con possibili alternanze con un albero di natale in caso di arrivo di Bernardeschi.

Tra questi possibili esuberi rientra soprattutto Mario Lemina, il cui addio sembra certo da inizio mercato. La Juve ha fissato il prezzo oltre i 20 milioni, dopo averne rifiutati 23 dallo Schalke 04 nella scorsa estate; i progressi che ci si poteva aspettare dal Gabonese non sono però stati evidenziati dal rendimento, inoltre la voglia di avere più spazio del classe 1993 lo ha fatto finire nella lista dei partenti: sarà una cessione che prenderà forma, una situazione ancora tutta in divenire, con più di un club, soprattutto di Premier League, che ha manifestato interesse verso il giocatore. Ci è andato vicino soprattutto il Watford, anche se al momento resta tutta da decifrare la prossima destinazione dell'ex Marsiglia, il cui futuro non sarà certamente in Francia, come spiegato da lui stesso, causa un legame emotivo ancora forte con l'OM

Nel limbo tra permanenza e cessione navigano invece Tomas Rincon, arrivato a gennaio 2017 dal Genoa per una cifra intorno ai 10 milioni complessivi, e Stefano Sturaro, anch'egli prelevato dal Grifone, ma a gennaio 2015. Nelle ultime ore si è sparsa la voce di un forte gradimento della Fiorentina per entrambi gli elementi attualmente in forza alla Juve, aumentando anche la possibilità che questi vengano inseriti come contropartite nell'affare Bernardeschi, abbassando così le pretese economiche dei Viola. Secondo altri rumors l'italiano era anche un possibile asset da sfruttare in un'eventuale trattativa con la Lazio per Keita. Difficile però fare cifre riguardo la valutazione che fa dei due la Juventus.

Sicuramente, considerando anche l'uscita di Mandragora in prestito secco per una stagione, prima di rinunciare a questi tre giocatori i bianconeri dovranno chiudere un'operazione in entrata - indiziato principale al momento è Matuidi - per non rischiare di rimanere corti in un reparto estremamente delicato per gli equilibri voluti da Allegri. Se dovessero pervenire sul tavolo di Marotta delle offerte giudicate congrue alla valutazione fatta dalla dirigenza, i bianconeri sono sicuramente disposti a sedersi al tavolo delle trattative, ma le partenze sono da avvallare soltanto a condizione di portare un giocatore di alto calibro come può essere il sopracitato Matuidi. In casi opposti sarebbe opportuno trattenere tutte le alternative: impensabile rimanere scoperti a centrocampo, soprattutto dopo aver già pagato a caro prezzo le lacune in attacco l'anno scorso. 

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]