Settima uscita stagionale in campionato per la Juventus, che viaggia a punteggio pieno dividendo la testa della classifica con il Napoli. Dopo la vittoria in Champions contro l'Olympiakos (2-0), i bianconeri affrontano la difficile trasferta di Bergamo, contro un'Atalanta galvanizzata dal pari di Lione in Europa League. Gomez e compagni sono pronti a mettere i bastoni tra le ruote ai campioni in carica, da sempre protagonisti di partite dure ed intense all'Atleti Azzurri d'Italia. La sfida di domani, in programma alle 20.45, probabilmente non farà eccezione.

Nel pomeriggio sono arrivati tutti i convocati di Massimiliano Allegri, annunciati come di consueto attraverso i canali social: c'è Chiellini in difesa, anche dopo i punti di sutura in testa, mentre è ancora rimandato l'esordio di Howedes, ancora out per lo stiramento alla coscia. Ci sono anche Benatia e Rugani, con Lichtsteiner e Alex Sandro unici terzini. A centrocampo non saranno a disposizione i lungodegenti Marchisio e Khedira, entrambi però praticamente ristabiliti e pronti a rientrare al meglio dopo la sosta, ed il più recente Pjanic, fermato da una lesione muscolare e fuori almeno un paio di settimane. Aggregato dunque al centrocampo il giovane Caligara. Davanti, invece sono tutti arruolabili: Cuadrado, Mandzukic, Costa, Bernardeschi, Higuain e Dybala.

I convocati. | Fonte: twitter.com/JuventusFC
I convocati. | Fonte: twitter.com/JuventusFC

Pronto quindi il 4-2-3-1 a trazione offensiva di Allegri, che al 99% vedrà Benatia e Chiellini davanti a Buffon, con Rugani pronto in caso di forfait dell'azzurro. Sulle fasce scelte quasi obbligate, con Lichsteiner a destra ed Alex Sandro a sinistra, con la possibile concorrenza di Asamoah, mentre in mezzo sarà verosimilmente conferma (anche per necessità) per la coppia già vista in Europa, con l'ottimo Bentancur vicino a Blaise Matuidi. Davanti, Douglas Costa dovrebbe far rifiatare Cuadrado, con possibile staffetta a partita in corso, completando la linea di supporto a Gonzalo Higuain con Paulo Dybala e Mario Mandzukic.

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Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.