La Lazio di Simone Inzaghi consolida la quarta posizione e travolge, nel pomeriggio capitolino, una Sampdoria in evidente difficoltà. Keita apre, al secondo, il festival biancoceleste. Sono ben cinque le segnature dei padroni di casa nella prima frazione, sette al termine. Quagliarella rende meno amara la sconfitta nel finale. 

LE SCELTE:

Simone Inzaghi conferma la difesa a tre e lancia dal primo minuto Hoedt a discapito di Bastos. Anderson e Lukaku sulle corsie esterne, con Keita e Immobile a comporre il tandem d'attacco. Giampaolo risponde con il classico 4-3-1-2 schierando Dodo a sinistra e Djuricic al posto di Praet. Panchina per Muriel e Bruno Fernandes.

PRIMO TEMPO:

Pronti, partenza e via. La Lazio passa subito in vantaggio dopo soli 2 minuti di gioco con Keita, autore di una grande conclusione nell'area di rigore terminata all'incrocio dei pali. Dopo il goal, la Samp si sveglia e cerca di costruire attraverso il fraseggio. Buon giro palla, ma poche conclusioni verso lo specchio della porta. Al 15' grande giocata di Schick, disorienta Hoedt e serve Djuricic, con il serbo che viene ipnotizzato da un super Strakosha, bravo e attento anche a respingere una conclusione ravvicinata di Linetty. Due ottimi interventi dell'estremo difensore laziale. Poco dopo viene assegnato un calcio di rigore (netto) alla Lazio per un fallo da ultimo uomo di Skriniar. Dal dichetto parte Immobile che spiazza Puggioni e fa 2-0. Al 21' si riaffaccia la Sampdoria con Quagliarella, bravo a trovare lo spazio e a impegnare Strakosha da una posizione defilata. I ragazzi di Giampaolo ci credono e trovano il goal della speranza con Linetty, puntuale e preciso a insaccare la palla dopo l'ottimo assist di Quagliarella. Le speranze di rimonta, però, vengono prontamente affondate da una forte reazione della Lazio, favorita anche dall'inferiorità numerica degli avversari: al 35' calcio d'angolo e goal di Hoedt su spizzata vincente di Lulic, e qualche minuto più tardi arriverà anche il 4-1 firmato da Felipe Anderson, freddo e preciso a insaccare dagli undici metri. Piccola pausa? Non è giornata, la Lazio è spietata in avanti e va in goal anche con De Vrij, molto bravo a farsi trovare pronto fuori dall'area di rigore e a lasciar parte un destro che non lascia scampo a Puggioni. Ottima conclusione dell'olandese, ma gran merito alla squadra di Inzaghi per l'ottima esecuzione di questo schema. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 5-1, con una Lazio che ha la strada spianata verso una goleata. La Samp paga l'inferiorità numerica.

SECONDO TEMPO:

Nella seconda frazione di gioco il risultato non cambia. Lazio spettacolare e incontenibile sotto ogni punto di vista, e al 65' arriva il goal del 6-1 firmato da Lulic, che viene perfettamente assistito da un cross di Patric. Cinque minuti più tardi è ancora una spettacolo targato Keita-Immobile, con il bomber napoletano che fa 22 in campionato dopo aver duettato con il suo compagno di squadra. Aggettivi per defenire questa coppia? Micidiale, letale, fredda. Nel finale di gara c'è spazio per Fabio Quagliarella, ben servito in velocità da Regini e bravo a battere Strakosha con grande freddezza. Goal meritato per lui, uno dei pochi da salvare. Poco più tardi trova anche la doppietta, va in doppia cifra e chiude i giochi sul 7-3. Partita spettacolare, con una Lazio spietata offensivamente. La squadra di Simone Inzaghi è matematicamente in Europa League.

VAVEL Logo
About the author
Gerardo Guariglia
Originario di Agropoli ma residente a Santa Maria di Castellabate, si è diplomato in Ragioneria con lo scopo di provare ad entrare nel mondo manageriale. Frequenta l'Università" G.Fortunato" di Benevento scegliendo di immergersi nell'interessante mondo dell'economia. Il suo primo amore è stato il Milan e lo è tutt'ora, ma segue con attenzione molti campionati esteri. Proveniente da esperienze con Tuttocalcioestero, numerosette.eu e Passione Premier Leagure, ama collezionare maglie di calcio, libri, magazine, DVD e tante altre cose riguardanti questo meraviglioso sport. Il suo modello di ispirazione è Daniele Adani.