Kucka ha appena compiuto 29 anni e si è regalato, contro il Torino, un'altra prestazione convincente partendo dal primo minuto e altri tre punti per la rincorsa europea del Milan. Tre, come i milioni spesi dai rossoneri per lui nello scorso mercato estivo.

Sul momento qualche perplessità non è mancata rispetto alla scelta fatta da Galliani. L'ennesimo acquisto low cost per il centrocampo, proprio lì dove invece servirebbero gli investimenti maggiori da qualche stagione, ancora un affare con l'amico Preziosi e il Genoa, diventato ormai l'unico serbatoio da cui attingere per il Milan. Lo slovacco è arrivato in punta di piedi, senza troppi proclami, ma da subito ha conquistato Sinisa Mihajlovic soprattutto per la sua straordinaria forza fisica. L'allenatore serbo ha definito, in qualche occasione, Kucka come una sorta di carro armato, proprio per questa sua capacità di attaccare la linea difensiva palla al piede senza perdere velocità o incisività. Recentemente, poi, un grande centrocampista del Milan del passato come Massimo Ambrosini ha parlato così dello slovacco: "E' funzionale per questo sistema di gioco. E' una di quelle variabili che cambiano il volto di una formazione che gioca in questo modo. C'è un'etichetta quando arrivi in grandi squadre, ma Kucka ha tecnica. Nella forza e nel dinamismo ci mette anche tecnica." La coppia formata da lui e Montolivo è diventata quella titolare, mettendo l'acquisto più costoso del mercato estivo, Bertolacci, spesso in panchina come prima alternativa. Il capitano copre e Kucka si butta continuamente nello spazio con o senza palla, pronto a spaccare e scompigliare il sistema difensivo dell' avversario di turno.

Kucka può anche essere considerato un po' l'uomo simbolo di questo Milan di Mihajlovic. Non ruba l'occhio, non fa balzare sulla sedia per lo stupore vedendolo giocare, ma lotta su ogni pallone e non tira mai indietro la gamba per 90 minuti. Proprio come i rossoneri da qualche settimana, con i risultati che arrivano e con l'obiettivo Europa ben chiaro da raggiungere.