Disastro Milan: l’Atalanta rimonta e trionfa sul prato amico con le reti di Pinilla e Gomez, dopo essere andata sotto, con il rigore, trasformato da Luiz Adriano. Grande partita degli orobici, che hanno surclassato i rossoneri dal punto di vista tattico e atletico, battendo un colpo per la salvezza e replicano la vittoria di domenica scorsa contro Bologna. Per il Milan è un periodo negativo: l’ultima vittoria risale al 27 febbraio e il Sassuolo ora è sulle spalle, con un punto di differenza, l’Europa League potrebbe scivolare dalle mani rossonere e finire a Reggio Emilia.

Reja opta per un 4-2-3-1, con Pinilla unica punta, affiancato dal trio Diamanti-Kurtic-Gomez sulla trequarti, mentre De Roon e Cigarini blindano la mediana. In difesa, spazio all'ex di giornata, Gabriel Paletta, affiancato da Stendardo al centro della difesa, con Masiello e Dramè sulle fasce. In porta, l'immancabile Sportiello.
Mihajlovic fa i conti con le assenze di Honda, Alex e Kucka, mantenendo, però, il 4-4-2: novità a centrocampo, con De Sciglio esterno, con Bertolacci e Montolivo in cabina di regia, mentre sull'out sinistro c'è Bonaventura. In avanti, torna la coppia estiva, Bacca-Luiz Adriano, mentre Zapata sostutuisce Alex al centro della difesa, come partner di Romagnoli, davanti a Donnarumma. Abate e Antonelli terzini titolari.

Milan subito propositivo al fischio d’inizio, con due corner nei primi possessi: al quinto minuto di gioco, l’azione chiave, con Stendardo, che commette un’ingenuità, toccando di mano la palla in area e Rocchi decreta fallo di rigore. Si presenta al dischetto Luiz Adriano, che trasforma la massima punizione, nonostante l’intuizione di Sportiello, portando in vantaggio i rossoneri sullo 0-1. L’Atalanta non accusa il colpo e alza le marce, alla ricerca del pareggio: un minuto dopo il gol subito, Gomez si fa anticipare in extremis da Abate, che salva nuovamente su Pinilla in un contropiede pericoloso. A metà frazione, sono sempre i neroazzurri a fare pressione sul fortino milanista, mentre gli ospiti provano a pungere dalla distanza con Bertolacci e De Sciglio, senza risultato. A ridosso dell’intervallo, Gomez si mangia un gol davanti a Donnarumma, con Antonelli lesto nel mandare in angolo la palla: sugli sviluppi del corner, la sfera arriva a Pinilla, che insacca con una spettacolare rovesciata, suo marchio di fabbrica, e firma il pari in pieno recupero. Uno a uno all’intervallo, con Luiz Adriano ad inaugurare su rigore e Pinilla che agguanta i rossoneri con un gesto atletico notevole.

Nella ripresa, l’Atalanta continua a fare la partita, abbassando i ritmi, mentre il Milan attende l’occasione giusta per mettere alle strette gli avversari. Cresce la Dea, che si riversa nelle parti di Donnarumma, mettendo in difficoltà la retroguardia rossonera: al 63’, De Roon trova Gomez in area, che fulmina Donnarumma e firma il 2-1, completando al rimonta atalantina, mentre il Milan si squaglia e non trova i mezzi per contrattaccare. Mihajlovic si gioca la carta Balotelli-Menez, affiancandoli a Bacca. Solo l’attaccante italiano crea pericoli dai calci piazzati, ma la squadra non dà segni di vita. Sul finale, il Milan è pericoloso, sempre con Balotelli, ma i padroni di casa resistono e mantengono invariato il risultato, chiudendo la partita sul due a uno. Per il Milan si tratta della quarta gara consecutiva senza vittorie, mentre l’Atalanta ipoteca la salvezza.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.