L'attenzione riservata alla Supercoppa di Doha contro la Juventus ha forse fatto passare in secondo piano le vicende legate alla cessione del Milan al fondo di investimento cinese Sino Europe Sports. Dopo settimane di voci e indiscrezioni, però, l'ANSA è riuscita a parlare direttamente con Yonghong Li, presidente del fondo e mente principale di questa operazione.

Con la principale agenzia di informazione italiana sono stati affrontati i temi principali di questa storia incredibile, a partire da quello legato ai nomi degli investitori che non verranno svelati in maniera ufficiale prima del closing: "Purtroppo, non potremo dare ulteriori informazioni su questo tema fino al closing e ciò anche in considerazione che tale disclosure anticipata potrebbe complicare il già delicato processo per l'ottenimento delle autorizzazioni necessarie al completamento dell'operazione stessa. Inoltre, SES ha assunto obblighi di confidenzialità nei confronti di molti degli investitori e l'impegno di alcuni di essi è subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni governative. Per tutti questi motivi, siamo tenuti a comunicare la compagine definitiva non prima del closing. Ad ogni modo, in conformità a quanto previsto dagli accordi, abbiamo fornito alla Fininvest in via riservata l'elenco degli investitori e la aggiorniamo costantemente sull'evoluzione della procedura di approvazione."

Arriva comunque la conferma di come non ci siano problemi per quanto riguarda la raccolta dei capitali: "Per la verità SES ha raccolto una quantità di capitali superiore rispetto all'importo dell'investimento; la disponibilità di tali fondi è soggetta al completamento della procedura prevista dal regolatore. SES è impegnata anche nella continua rivalutazione e ottimizzazione della propria base di investitori, in base alle nuove normative previste dalle autorità cinesi." Nuove norme che sono la causa principale del dilatamento dei tempi per la chiusura: "In Cina, ogni investimento verso Paesi esteri è soggetto all'approvazione dell'autorità regolatoria cinese. Di recente, l'autorità ha annunciato nuove misure di controllo nei confronti degli investimenti verso l'estero, e questo riguarda anche le operazioni annunciate prima che tale accordo fosse reso pubblico, come nel caso dell'acquisizione del Milan da parte di SES. Il team di SES sta lavorando al percorso autorizzativo previsto dalle nuove regole, ma in generale tutte le richieste di autorizzazione pendenti, non solo la nostra, sono soggette alle stesse misure."

Si parla anche di mercato e Yonghong Li conferma le indiscrezioni di questi ultimi giorni: "Il mercato di gennaio dovrà essere effettuato a saldo zero. Questa è stata la volontà congiunta di Fininvest e SES. Adriano Galliani gestirà il mercato rispettando i parametri dell'accordo e, dunque, ogni operazione dovrà essere approvata da SES. Gli oneri della gestione della società resteranno a carico di SES dopo il closing, e quindi non possiamo non avere voce in capitolo su tutti gli argomenti di spesa. D'altra parte, anche a prescindere da questo non irrilevante aspetto, ogni operazione eseguita durante il periodointercorrente tra la firma del contratto preliminare e il closing condizionerà a tutti gli effetti i futuri proprietari del Milan, sia in termini di costi futuri, sia in termini di strategia. È prassi comune che in ogni acquisizione gli accordi contrattuali garantiscano al compratore una forma di controllo su tutte le operazioni effettuate dal venditore tra la firma del contratto e il closing."

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About the author
Francesco Nasa
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni