Manca poco al quarto atto tra Juventus e Milan, il Milan spera di fare il colpaccio per la terza volta, dopo averli battuti in campionato e Supercoppa Italiana, questa volta, ma in Coppa Italia la Juventus ha fatto valere il fattore Stadium, eliminando i rossoneri dalla competizione. Vincenzo Montella, davanti ai microfoni della stampa, predica concentrazione e chiede il colpaccio: "Sarà una battaglia, vogliamo vincere. Sarà quasi proibitiva, conteranno mentalità e approccio. La Juve sa vincere, ma noi siamo riusciti a batterla in stagione. Le speranze non mancano. Loro giocano in maniera un po' diversa rispetto al passato, magari cambiano ancora. Ci sono sempre in palio 3 punti, come quelli con il Chievo: ottenerli ci darebbe una spinta in avanti verso l'obiettivo europeo. Ogni partita è un esame e questo vale l'alta classifica. 

La Juventus, lanciatissima con il +8 sulla Roma seconda, incute timore, ma il tecnico rossonero vuole trasformare ciò in un'ulteriore motivazione per strappare un buon risultato a Torino: "La Juve è abituata a vincere con grandissima continuità negli ultimi anni. In campionato sono quasi imbattibili, dobbiamo pensare a noi stessi e alle nostre caratteristiche per cercare di fare il massimo. La fortuna non mi piace menzionarla, dobbiamo fare le cose al meglio e con furore. La Juve è fortissima, sa comandare il gioco e colpire al momento giusto. E si 'gasa' nel suo stadio, ma così ci carichiamo di più anche noi. Non credo saranno distratti dalla Champions. E lo scudetto ormai l'hanno vinto. Allenare la Juventus in futuro? Chissà, intanto voglio un atteggiamento da finale domani. "

Tiene banco, come sempre, la situazione formazione e dei singoli, soprattutto Suso, che ha accusato un guaio fisico nella sfida di sabato contro il Chievo Verona: "Suso in generale sta bene, abbiamo parlato con il dottore: oggi vedremo e decideremo. Locatelli ha la febbre da mercoledì, vediamo se sarà recuperabile. Deulofeu ha dei principi di gioco molto vicini a quello che stiamo proponendo da tempo. Ha qualità evidenti ma deve migliorare in fase realizzativa perché per le caratteristiche che ha deve segnare più gol. Bacca dopo Sassuolo è più libero di testa, prima era meno sereno e c'erano anche delle mie colpe. Adesso sto rivedendo il vero Bacca, un attaccante di altissimo livello e di grande aiuto per i compagni. Bonaventura? Ci ha dato tantissimo, è straordinario, ma adesso è infortunato e non posso farci niente. Devo pensare a chi ho a disposizione, a far rendere al massimo i giocatori in grado di giocare con la Juve."

Chiude la conferenza stampa con un accenno sull'impresa del Barcellona, che ha rimontato il 4-0 patito all'andata, vincendo 6-1 al Camp Nou contro il Paris Saint Germain in Champions League: "Abbiamo seguito insieme alla squadra la partita, dispiace per il PSG ma il calcio è questo. Ho cercato di leggere la gara da allenatore, analizzando le varie situazioni di gioco. Sul 3-1 sembrava finita, invece c'è stata la conferma che l'aspetto psicologico può fare la differenza. Complimenti al Barcellona. È stata emozionante, ci sono stati diversi umori nell'arco dei 90' di gioco. È un esempio positivo per crederci sempre fino alla fine".

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.