L'unico gol alla Juventus, nella sua carriera, l'ha segnato nell'ormai lontano 2013/14, in un 2-0 a stagione quasi terminata. Domenica Mertens tornerà in campo per dimostrare, una volta di più, di non essere più un'ala sinistra da inserire a partita in corso, ma un centravanti in grado di affrontare anche una difesa solida e preparata come quella dei bianconeri.

Perché Sarri preferirà Mertens - Il tecnico toscano ha più volte dichiarato che il belga è impossibile da tenere fuori, considerando la media realizzativa e la continuità con cui è andato a segno nella stagione in corso. Dries garantisce rapidità di piedi e velocità di manovra, con la possibilità di puntare nell'uomo contro uomo Bonucci e Chiellini, molto abili nel corpo a corpo, ma meno capaci nella difesa degli spazi, soprattutto in opposizione a giocatori dal baricentro così basso. Allo stesso modo, la sua abilità nel venire a prendere il pallone in una posizione più lontana dalla porta che sarà difesa dall'eterno Buffon, potrebbe aprire praterie per i rapidi esterni partenopei che, già nella gara d'andata, fecero soffrire- e non poco- i laterali difensivi dei bianconeri. 

Se il profilo tecnico non fosse sufficiente a convincere i più scettici sull'utilizzo del belga, bisogna aggiungere che, per la prima volta, al San Paolo, si ritroverà contro quel Gonzalo Higuain con cui, nella scorsa stagione, aveva stretto un rapporto che andava ben al di là del rettangolo verde. Proprio la presenza dell'argentino e quella voglia di dimostrare che la scelta fatta dal Pipita non sia stata poi così felice, potrebbero fare in modo che Mertens superi, ancora una volta, i propri limiti.

Perché preferire Milik - Come Mertens è in grado di sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari, Milik potrebbe essere decisivo facendo a sportellate con Bonucci & co. Il polacco, che sembra ormai vicino a ritrovare la forma migliore, anche se, probabilmente, lo si rivedrà tirato a lucido soltanto nella prossima stagione, scalpita per poter essere utile nella sfida alla vecchia signora. Il centravanti classe '94 garantirebbe fisicità nel reparto offensivo partenopeo, il cui atavico difetto è l'eccessiva leggerezza che, talvolta, principalmente nelle partite decisive, è stata pagata a carissimo prezzo dagli azzurri. Inoltre, nonostante la stazza, Arek è abile anche nello smistare palloni giocando spalle alla porta, nonché, per le sue caratteristiche fisiche, nel gioco aereo all'interno dell'area.

Da non sottovalutare nemmeno l'aspetto caratteriale: mentre Mertens sentirà molto la partita dal punto di vista emotivo, il polacco, arrivato a Napoli soltanto all'inizio di questa stagione, potrebbe essere più distaccato e, conseguentemente, più lucido nel fare la scelta giusta.

Le indiscrezioni delle ultime ore, comunque, attribuiscono la maglia da titolare al folletto belga, con la possibilità, però, che Sarri faccia entrare il numero 99 a partita in corso. Le scelte potrebbero tenere conto anche dell'imminente semifinale di ritorno di Coppa Italia, sempre contro la squadra di Allegri, in cui al San Paolo ci sarà, con ogni probabilità, qualche rotazione nelle formazioni iniziali.

Che ci sia Arek o Dries, i tifosi partenopei si augurano semplicemente che la propria squadra affronti ad armi pari una Juventus che sembra ormai lanciata per la vittoria del sesto scudetto consecutivo, ma che dovrà sudare molto per poter venire a capo del doppio confronto con i partenopei.

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