E' sempre più il Napoli di Dries Mertens. Il folletto belga, dopo essersi affermato nella passata stagione nel ruolo non suo di centravanti, sta confermando le enormi attese sul suo conto anche in questo scorcio di nuova annata. L'ex PSV è pronto, anche stasera al San Paolo contro il Feyenoord, a caricarsi la squadra sulle spalle, a suon di giocate, assist, e soprattutto gol: "Si domani (oggi ndr) sarà importante, con lo Shakhtar abbiamo perso e quindi domani sarà una partita importante" esordisce il centravanti partenopeo ai microfoni di Tiki Taka nella serata di ieri. 

Primo mese e mezzo di stagione vissuto sulla falsariga del tramonto della scorsa annata, con il belga che si è reso protagonista di tanti gol, uno in particolare quello alla Lazio che ha ricordato a tutti i napoletani le gesta di Diego Armando Maradona: "Ho visto che la porta era aperta, mi sono girato ed ho tirato. Non c'era molto da pensare. Il paragone con il gol di Diego? Si possono fare paragoni con il gol ma non con i giocatori. A me fa piacere che si facciamo questi paragoni ma ho tanto rispetto, io sono Dries e voglio restare con i piedi per terra ed aiutare la squadra".

Una battuta anche su Maurizio Sarri, la cui intuizione di schierare Mertens centravanti gli ha cambiato la carriera: "Tutti sappiamo che è un grande allenatore, sta facendo grandi cose con questa squadra. Lui è forte nel prendere i giocatori e far fare il suo gioco, posso parlare solo positivo di lui".

Da Sarri allo spogliatoio, con Reina ed Hamsik che non sembrano attraversare uno dei migliori periodi delle rispettive carriere. Tuttavia, il belga, prima di spostare l'attenzione sull'infortunio di Milik, protegge i suoi compagni dalle critiche così: "Non dobbiamo parlare troppo. Pepe è uno che sta molto bene qua, sia lui che la famiglia. Mi fa molto piacere che Pepe sia rimasto, è molto importante dentro e fuori dal campo, sappiamo che lui è un personaggio importante per noi. Marek è un grande e noi abbiamo bisogno di lui". E su Milik: "Mi dispiace tanto per Arek, ha avuto una sfortuna incredibile. Siamo tutti lì per lui. Noi dobbiamo continuare, la squadra ci sta, dobbiamo continuare e fare bene. Più responsabilità per me? Si è una responsabilità, ma io sono qui per giocare ed aiutare la squadra. Stiamo facendo bene e vogliamo continuare". 

Uno sguardo anche alla lotta per lo scudetto, con la Juventus sempre in primo piano e la Roma dell'amico di Nazionale Nainggolan: "Io sto giocando al Napoli e penso al Napoli. Non c'è solo la Juve ma anche altre squadre, noi dobbiamo guardare al nostro gioco. La Roma è una grande squadra. Nainggolan è un giocatore forte che fa la differenza".

Infine, la chiosa sul rapporto con la città, che lo ha adottato con il soprannome di "Ciro": "Si, a me piace andare in giro ed andare a mangiare. E' una città bellissima se conosci posti belli, bisogna viverla così. A me piace vivere questa città e conoscere la gente di qua. Ci sono tante cose che mi piacciono, sono qui da cinque anni qui. Mi piace il mare, il caffè, tutto".

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