Cercare di cancellare il passato, pur facendo tesoro degli errori commessi, per provare a scrivere delle nuove pagine più rosa che nere, nel proseguio del romanzo del campionato. Il Palermo vuole ripartire dalle certezze che ha fatto sue nella propria storia recente. Intanto il pubblico del "Renzo Barbera" ("un vero e proprio incubo giocarci da avverasrio", ha rivelato il ct Ventura nel giorno della sua visita in Sicilia), che nelle ultime gare sembra aver un po' abbandonato la propria squadra del cuore, ma che con ogni probabilità andrà a riempire gli spalti dell'impianto palermitano. Tante promozioni riservate alla gente di Palermo da parte del club di viale del Fante per cercare di avvicinare quante più persone possibili a questa sfida, quella interna contro il Chievo. Ma anche l'amore e l'affetto che da queste parti è stato risvegliato dall'arrivo - o meglio dal ritorno - di Eugenio Corini potrebbero fare da veicolo  per i tifosi per tornare a riempire gli spalti e ad esprimere nuovamente tifo e vicinanza alla squadra, che attualmente con il Crotone chiude la classifica del campionato.

A proposito di Corini, potremmo tranquillamente dire che è proprio lui la seconda certezza alla quale si affida il Palermo per venire fuori da questo momento a dir poco negativo. Otto sconfitte consecutive non si erano mai viste nella storia recente del club rosanero, e qualcuno potrebbe dire che quella maturata proprio sotto la guida del mister di Bagnolo Mella - ormai una settimana fa sul campo della Fiorentina - è stata con ogni probabilità quella meno netta, più sul piano del gioco che su quello del risultato. I rosa sembrano aver trovato coesione, unità d'intenti e compattezza in campo, e l'ha dimostrato nei novanta minuti dell'"Artemio Franchi" in cui i viola sono riusciti a venirne a capo, pur in mezzo a mille difficoltà, solo durante il recupero oltre il 90' e con una rete che è chiaramente viziata da un fallo di Kalinic su Pezzella. Ma anche altre decisioni arbitrali hanno chiaramente rovinato la serata del ritorno in rosanero di Corini, il quale punta su una squadra che ha ritrovato la voglia di lottare su tutti i palloni.

E a proposito di certezze, una di queste potrebbe essere Ilija Nestorovski, ma non Alessandro Diamanti. Il centravanti macedone è rimasto a secco nella notte di Firenze dopo quattro gare consecutive a segno, ma il suo contributo potrebbe risultare fondamentale per sbloccare o comunque per portare un risultato positivo per il suo Palermo. Le reti dell'ex bomber dell'Inter Zapresic sono ciò di cui i rosa hanno bisogno per risalire la china, una volta che la quadratura in campo è stata ritrovata. Passando all'ex livornese, il suo ritorno dalla squalifica - unito a quello di Goldaniga - potrebbe certamente tornare utile a Corini per restituire anche un tocco di estro e di imprevedibilità alla manovra offensiva, ma c'è anche da dire che contro i gigliati è piaciuto molto, nel ruolo in cui verrebbe utilizzato Alino, lo svedese Robin Quaison. Da non escludere che vengano utilizzati entrambi sulla trequarti alle spalle di "Nesto-gol", in un 3-4-2-1 che verrebbe completato nella zona nevralgica del campo da Jajalo - in gol domenica scorsa - e dal rientrante Gazzi, con Rispoli e il norvegese Aleesami sulle corsie laterali. In difesa, detto del rientro di Goldaniga, possiible che venga confermato da centrale di sinistra il giovane e positivo Pezzella e da centrale Andelkovic, con l'ex perugino che andrebbe a giocare da interno di destra.

Il tutto in difesa di Josip Posavec, per il quale si propone anche il duello a distanza con il suo predecessore tra i pali del Palermo, quello Stefano Sorrentino che ha lasciato Palermo dopo tre anni e mezzo in cui è stato trascinatore e poi anche capitano, oltre che uno dei migliori interpreti nel suo ruolo nelle ultime stagioni.