Nicola Salerno prende la parola, alla vigilia della partita più importante di questo scorcio della stagione per il Palermo. Sarà che la sosta per gli impegni delle Nazionali ha allentato un po' di pressione di dosso alla formazione rosanero, sarà che la società ha deciso di adottare una nuova politica di prezzi bassi per la vendita dei tagliandi, ma la partita di domenica al "Barbera" contro il Cagliari viene vissuta davvero come l'ultima possibilità per restare ancora in corsa per la salvezza. Con la contemporanea sfida che attende l'Empoli all'Olimpico contro la Roma, i rosanero non possono non provare a vincere per portarsi a -5 dai rivali toscani. Ed è lo stesso direttore sportivo, grande ex del match contro i sardi, a far capire quanto diventa importante una gara così per la squadra allenata da un altro ex mai dimenticato dal popolo rossoblu, ovvero Diego Lopez: "Il nostro intento è quello di arrivare alla sfida in casa con l'Empoli per giocarci il tutto per tutto - ha dichiarato Salerno ai microfoni de L'Unione Sarda - . In questo momento possono contare su un vantaggio di sette punti, se riuscissimo a rosicchiare qualcosa gara dopo gara il discorso potrebbe riaprirsi".

Salerno si sofferma anche sui motivi che lo hanno indotto a scegliere Palermo, e in particolare il presidente Maurizio Zamparini, che lo ha voluto fortemente. Il suo ingaggio, di fatto, ha rappresentato l'ultima operazione fatta dall'imprenditore friulano prima di cedere la presidenza a Paul Baccaglini, per il quale Salerno ha qualche parola da spendere: "Ho scelto Palermo perché me lo ha chiesto Zamparini. Con lui c'è un rapporto di amicizia, già in altre occasioni mi aveva chiamato e questa volta non potevo dire no. Peraltro, sono abituato a fare i conti con le situazioni difficili. Se riuscissimo a salvarci sarebbe un fiore all'occhiello nella mia carriera. La città, così come i tifosi, meritano la permanenza in serie A. Baccaglini è un ragazzo intelligente e aperto al dialogo. Ho accettato questa sfida senza pensare ad altro". Parole importanti, quelle spese dal ds anche nei confronti del suo allenatore, quel Diego Lopez che per la prima volta ritroverà il Cagliari da avversario: "È totalmente immerso nel lavoro, ha competenza e lavora sino a 20 ore al giorno. Domenica si emozionerà, è stato capitano del Cagliari e ha un grande spessore umano".

Si parla anche del futuro di un Nicola Salerno che non sa ancora dove si ritroverà a lavorare nella prossima stagione. Nel frattempo, però, c'è una cosa sicura nella sua carriera: "Per il momento ho un contratto col Palermo sino al giugno del 2018 e intendo rispettarlo, dopodiché si vedrà. Sia lui che Zamparini hanno ottenuto risultati importanti nel calcio, scrivendo pagine importanti con le rispettive società. Adesso, però, è tempo di concentrarsi sulla sfida di domenica". Anche perchè, a proposito del futuro di Salerno, si vocifera di una possibile reunion con Massimo Cellino in quel di Brescia. Un Cellino con il quale il ds ha lavorato a Cagliari, squadra per la quale prova sempre un affetto particolare: "Al Cagliari auguro sempre il massimo possibile. Ma non domenica. Abbiamo la necessità di cogliere tre punti fondamentali, è una delle nostre ultime spiagge. Il rapporto con Cellino è stato contraddistinto da tanti alti e bassi, ma siamo legati da una profonda amicizia".

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