Agonia prolungata di una settimana, o forse di più, ma difficilmente si può parlare di fiducia ritrovata in casa Palermo. Continua ad esserci molta diffidenza, molta delusione e anche la consapevolezza di essere pronti a ripartire dalla serie B per la tifoseria rosanero, la quale ha salutato con tiepida soddisfazione la vittoria ottenuta domenica scorsa contro la Fiorentina. Con le reti di Diamanti nel primo tempo e di Aleesami nella ripresa, anche Diego Bortoluzzi ha potuto festeggiare una vittoria in questa stagione, così com'era accaduto a tre dei suoi quattro predecessori sulla panchina palermitana: a Roberto De Zerbi era riuscito il blitz sul campo dell'Atalanta, che alla lunga potremmo catalogare come impresa in base al campionato dei siciliani e soprattutto degli oribici; Eugenio Corini portò a casa una vittoria clamorosa sul campo del Genoa, con i suoi sotto per 3-1 ma capaci di rimontare nel finale e vincere grazie al "buzzer beater" di Trajkovski; infine Diego Lopez ha ringraziato Nestorovski per aver realizzato contro il Crotone la rete che ha regalato, di fatto, l'unico acuto al tecnico uruguaiano alla guida del gruppo palermitano. L'unico tecnico rimasto a secco in questa disgraziata stagione per il Palermo, è quel Davide Ballardini che ha allenato i suoi in due sole gare di campionato, contro Sassuolo e Inter: la vittoria è arrivata anche per lui contro il Bari, ma era coppa Italia e il successo è stato ottenuto solo all'overtime.

Overview di una pessima annata a parte, il Palermo si è preparato per la sfida di domenica sul campo del Chievo senza grossi scossoni sul fronte tecnico. L'unica novità di rilievo è data dalla sicura assenza di Ilija Nestorovski, il quale non sarebbe comunque stato a disposizione per squalifica, ma ha aggiunto alla somma di ammonizioni - l'ultima rimediata domenica scorsa contro la Fiorentina - un fastidio muscolare che in ogni caso non lo mette in condizione di giocare contro i gialloblu domenica al "Bentegodi". Mister Bortoluzzi ha dunque avuto l'unico grattacapo della settimana, dato che il bomber macedone è l'unica prima punta di ruolo a disposizione dell'ex storico vice di Guidolin. La soluzione più vicina all'utilizzo del capocannoniere rosanero è data da Norbert Balogh, il quale fu schierato da prima punta nella gara di andata contro la Juventus da De Zerbi, salvo poi lasciare il posto proprio all'ex centravanti dell'Inter Zapresic. Tuttavia, l'intenzione del tecnico dei siciliani sembra essere quella di puntare su un tandem molto "piccolo", con Alessandro Diamanti nel ruolo di falso nove in grado di svariare, e con uno tra Roland Sallai e Simone Lo Faso a giocarsi un posto al suo fianco. Al momento è l'altro magiaro rosanero il favorito per partire da titolare a Verona.

In ogni caso, appare assai probabile che il diabolico talento di scuola Palermo possa trovare spazio anche a gara in corso. Conferme invece per il pacchetto arretrato in toto, con Fulignati che cercherà la sua terza partita consecutiva con la porta inviolata, coadiuvato dal trio difensivo composto da Thiago Cionek, Goldaniga e Gonzalez. In mezzo al campo tornerà titolare Bruno Henrique, che a causa del cambio modulo - seppur leggero dal 3-4-2-1 al 3-5-2 - ritroverà spazio in cabina di regia, affiancato da Chochev e da Jajalo, mentre sulle corsie laterali arrivano conferme per due tra i giocatori più in forma in casa rosa, ovvero Rispoli e Aleesami. Difficile dire se sarà questa la partita che precederà la retrocessione in via matematica della formazione guidata da Diego Bortoluzzi, ma appare a noi molto più semplice credere che ci sarà poco interesse attorno a questo match. O comunque ce ne sarà molto meno rispetto a ciò che circonda l'aspetto societario, con il closing a farla da padrone e un'attesa sempre più forte per notizie concrete in arrivo sul fronte della proprietà. Zamparini si dice tranquillo, Baccaglini sta iniziando a lavorare per capire quali saranno i giocatori sui quali puntare per il rilancio dalla serie B.

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