Diego Bortoluzzi non vuole ancora sentir parlare del futuro, ma solo del presente e degli ultimi 180 minuti di una stagione in cui il Palermo è stato condannato alla retrocessione in serie B, ma in cui lo stesso allenatore è stato, con ogni probabilità, l'unico a salvarsi. Con lui i rosa hanno perso una sola volta, cedendo di schianto contro la Lazio all'Olimpico, ma tra le mura amiche non ha mai subito reti e fatta eccezione per la debacle romana (vissuta due settimane dopo anche dalla Sampdoria, giusto per fare un esempio) non ha mai perso. Ecco che allora la sfida contro il Pescara, in programma lunedì sera all'Adriatico, arriva come un esame comunque importante. Una partita che Bortoluzzi non intende fallire anche per lanciare segnali importanti per il futuro. Si parla tanto del nome del suo probabile sostituto, con il vecchio lupo di mare Edy Reja dato in pole position, ma l'ex storico vice di Guidolin sa perfettamente che una eventuale conferma alla guida del Palermo può passare solo attraverso il campo.

"Non ho sentito nessuno del mio futuro - esordisce così Bortoluzzi in conferenza stampa, fugando ogni dubbio in merito alla sua permanenza - . La mia era una semplice risposta ad una domanda in cui mi si chiedeva quale fosse il mio desiderio. Sono venuto qui con il proposito di giocarmi le mie possibilità, per candidarmi e per vedere se riuscivo a fare qualcosa in una situazione così complicata. Per questo ho detto che mi candido, anche se le valutazioni dipenderanno da altre cose. Il presidente Baccaglini mi ha mandato un messaggio molto bello dopo la partita contro il Genoa. Lui apprezza il lavoro ed i risultati, meglio di così non mi potevo aspettare. Io me l’auguravo".

Ovviamente non c'è solo il futuro nei pensieri di Diego Bortoluzzi, il quale guarda anche alla sfida in terra abruzzese per prolungare il proprio trend positivo, forse l'unica nota lieta in una stagione disgraziata. Contro la formazione guidata da Zdenek Zeman, infatti, il tecnico veneto punta quantomeno a ottenere un risultato positivo per vedere anche delle conferme all'interno di uno spogliatoio chiaramente frazionato e per nulla sereno, ma che nelle ultime giornate ha visto la discesa in campo di una squadra un po' più convinta nei propri mezzi: "Dobbiamo pensare alla partita contro il Pescara per fare più punti possibili. Deve scattare una molla per continuare con l’andamento delle ultime settimane. Abbiamo sostenuto l’allenamento più intenso da quando sono qui e i risultati stanno dando ragione al loro comportamento. Non dico che siamo sorpresi, ma la risposta è che evidentemente il lavoro sta pagando. Ovvio, i risultati danno uno spirito diverso ed io sono soddisfatto. Noi vogliamo prendere punti e migliorare tutte le statistiche possibili da qui alla fine. I punti sono quelli che fanno la differenza, poi ci sono tante altre cose ma innanzitutto conta il risultato".

Una partita non facile, visto che il Pescara vorrà quantomeno congedarsi dal proprio pubblico con un risultato diverso dalla sconfitta, che è stato una costante nelle ultime giornate all'Adriatico. Bortoluzzi invita tutti all'attenzione e conferma, almeno a parole, il 3-5-1-1 che ha dato ottime indicazioni in base soprattutto al valore e alla composizione attuale della rosa del Palermo: "Nelle ultime settimane i risultati non hanno premiato il Pescara, ma ogni volta hanno avuto 4-5 occasioni. Vorranno essere attenti e concentrati in ogni momento della gara, noi invece proveremo a sfruttare le nostre caratteristiche che sono emerse nelle ultime settimane. Abbiamo preparato un po’ di situazioni tattiche in settimane. Il tipo di prestazioni e risultati che sono venuti fuori in questa settimana hanno dimostrato che il nostro modulo è quello. Se dovessi cambiare lo farei in modo soft negli uomini, ma la squadra sta dicendo che quella è la sua conformazione. In campo vedo una squadra che fa bene, anche le cose più semplici degli allenamenti. È un risultato importante e significativo, io non vedo gente che dimostra di voler lasciare Palermo".

Si parla anche dell'uomo che siederà sull'altra panchina, quella del Pescara, ovvero Zdenek Zeman. Anche se le scelte fatte nella sua carriera da allenatore, almeno dal punto di vista tattico e dell'impronta di gioco, sembra chiaramente agli antipodi rispetto a quelle del boemo, Bortoluzzi ammette di stimare molto sia la persona che l'esempio di allenatore che attualmente guida i biancazzurri: "Zeman è una di quelle figure importanti per il nostro calcio, un esempio da imitare per diverse generazioni di allenatori come me. L’ho affrontato diverse volte ed ho trovato un sacco di problemi perché le sue squadre offrono sempre un calcio difficile da affrontare. Apprezzo questo suo modo di interpretare il calcio".

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